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Lazio, caso tamponi: ad Avellino occhi puntanti su Strakosha

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Secondo Il Messaggero, la situazione di Strakosha in merito alla questione tamponi sarebbe monitorata con attenzione. Ecco perché

Occhi puntati su Strakosha, il cui esito è sempre positivo. Perché l’eventuale rapporto del portiere della Lazio col Covid avrebbe così un percorso molto lungo e tortuoso. Addirittura ben prima della partita col Bologna (2-1) del 24 ottobre, Strakosha aveva la febbre ed era stato isolato. Inzaghi in conferenza aveva solo parlato di rotazione con Reina. Il giorno dopo Thomas però non si allenava né veniva convocato. Sparito dal campo di Formello, col Bruges in Champions e ricomparso il 31 ottobre, dopo aver effettuato con la squadra un tampone risultato negativo il giorno prima della penultima gara di campionato. Va in panchina a Torino, ma il giorno dopo si sottopone al test molecolare della Uefa pre-Zenit e gli esiti di martedì lo rifermano per San Pietroburgo: Strakosha però si allena comunque (entra per ultimo alla rifinitura) insieme a Immobile e Leiva fra le riserve col gruppo.

Per Futura Diagnostica è sempre stato negativo, per Synlab e il Campus Bio-Medico no. E ora anche i test riprocessati ad Avellino confermano. Oggi sarebbero passati però addirittura 22 giorni dal primo isolamento, un caso fondamentale sul piano sportivo. Così si legge sull’edizione odierna de Il Messaggero.

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