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Lazio, Inzaghi: «Il nostro scudetto è la Champions. Ibra sarà osservato speciale»

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Alla vigilia del match tra Lazio e Milan, il tecnico Simone Inzaghi ha presentato la gara durante la canonica conferenza stampa

Simone Inzaghi ha presentato la gara dell’Olimpico tra Lazio e Milan, durante la canonica conferenza stampa della vigilia. Ecco le sue parole:

In attacco chi giocherà?

Dobbiamo fare l’allenamento di domattina, vedrò le condizioni di Leiva e Cataldi, i ragazzi hanno voglia ma qualche problema. Faremo un risveglio muscolare e capiremo se giocheranno. Siamo abituati a vivere in emergenza, ma qualsiasi uomo farà un’ottima gara.

Gli infortuni? Lazzari?

Cataldi e Leiva si sono mossi con la squadra, Leiva ha avuto il problema dell’operazione, sta meglio, oggi ha fatto mezz’ora dopo 25 giorni. Danilo ha avuto un’importante distorsione, a Torino non era utilizzabile e vedremo se domani riusciremo a convocarli. Marusic ha questo problema e non ci sarà forse anche con il Lecce, vediamose riusciremo a recuperarlo con il Sassuolo come Luiz Felipe. Adekanye e Raul moro valutriamo. Lazzari stamattina non si è allenato, ma è convocato e penso ci sarà.

Lottare tra mille difficoltà è uno stimolo in più…

I ragazzi lo hanno dimostrato a Torino, la terza partita in tre giorni, dopo una gara molto dispendiosa. Abbiamo fatto un’ottima gara, sono contento, i ragazzi hanno carattere umiltà e carattere.

Sarà decisiva con il Milan in ottica Champions?

Questi ragazzi stanno facendo una grande stagione, sono orgoglioso di loro. Alla Champions manca poco, è quello il nostro scudetto. Sappiamo che stiamo facendo qualcosa di straordinario, ma dobbiamo andare avanti così. Ci sono troppe variabili in questo periodo, per noi come per tutte le squadre. Indipendentemente dal calendario ogni partita nasconde molte insidie

La Lazio può accorciare le distanze con la Juve, prima dello scontro diretto?

Questo non lo so, ci sono troppe variabili, orari difficili e partite ravvicinate. Bisogna saper ragionare partita dopo partita, conosciamo le insidie quotidiane.

Sarà presto l’allenatore con più panchine nella storia del club…

Mi piace questo dato, un record che presto sarà battuto. Sono molto legato ai giocatori, senza di loro non ci sarebbero state le Coppe, i 68 punti in 29 partite, ma ora pensiamo al Milan.

Pioli e Ibra?

Pioli lo conosco bene, ho avuto la fortuna di averlo qui a Roma quando allenavo la Primavera. È molto preparato, un ottimo allenatore e un’ottima persona. Ibrahimovic è un top player. Sia dal primo minuto che dopo sarà un osservato speciale

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