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Lazio, Cucchi: «L’obiettivo deve rimanere la Champions»

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Ospite a Lazio Style Channel, Riccardo Cucchi ha commentato la partita contro il Bologna esaltando Luis Alberto

Come ogni lunedì, Riccardo Cucchi è stato ospite oggi del canale tematico della Lazio. L’ex radiocronista ha commentato la vittoria della squadra di Inzaghi ai danni dell’ex Sinisa Mihajlovic esaltando il numero 10 biancoceleste. Ecco le sue parole:

«La vittoria contro il Bologna dimostra che questo è un anno in cui è possibile sfatare tutti i tabù e fissare nuovi record. La prima mezz’ora ha detto che la Lazio quando gioca al massimo è inarrestabile. Una squadra da manuale, stupendi da vedere. Per Luis Alberto ho finito gli aggettivi, credo che sia il miglior giocatore della Serie A per qualità, lucidità, capacità di far giocare bene i compagni. Lo spagnolo è il cuore di questa squadra, senza nulla togliere agli altri. Anche Immobile ha iniziato a muoversi da trequartista, evidentemente l’influenza dello spagnolo si fa sentirePatric è un altro giocatore rispetto a quello visto fino a un anno fa. Simone ha dimostrato intelligenza a non metterlo da parte e grazie a questo lavoro adesso i biancocelesti possono avere un organico più ampio. Può contare su tutti gli effettivi, tutti si sentono partecipi. Due fratelli in testa in due campionati diversi. Non esistono precedenti a quello che stanno facendo Simone e Pippo Inzaghi. L’omaggio della Curva Nord per Mihajlovic è stato commovente. Chi non ha vissuto gli anni in cui Sinisa ha giocato nella Lazio non può capire quanto lui sia stato importante per la squadra. Chi ha vestito la maglia biancoceleste sanno che i laziali non si dimenticano di loro e quando tornano vengono applauditi. Poi Mihajlovic ha avuto una vicinanza particolare anche per la vicenda che sta vivendo. L’obiettivo deve rimanere quello di centrare la Champions League e poi giocarsi tutte le partite senza fiato, come ha detto sabato Leiva. Io amo Correa, ha qualità tecniche terribilmente importanti. Ha migliorato molto la precisione al tiro, ma soprattutto ha grande capacità di saltare l’uomo e in Serie A è raro vedere un giocatore del genere. Sa muoversi negli spazi stretti come pochi».

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