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‘Dalla scuola allo stadio’, Anderson: «I tifosi ti chiedono di vincere il derby». Crecco: «Giocare alla Lazio? Un sogno avverato»
«Dalla scuola allo stadio» – Continua l’iniziativa della Lazio: Felipe Anderson, Crecco e Luis Alberto in visita all’istituto comprensivo “Via del Calice”
Anche Felipe Anderson si è fermato ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste: «Bellissimo stare insieme ai bambini, sono sempre sinceri, felici, ti guardano bene, attenti. A loro piace questa cosa e noi siamo contenti. Quando ero piccolo ho sempre sognato di incontrare i miei giocatori preferiti; sono contento per loro che hanno questa possibilità. È un evento speciale anche per noi. Ho cercato di impegnarmi fin da piccolo per diventare calciatore. Un segnale per loro? Per noi non è facile arrivare fin qui, servono sacrifici, serve personalità. Qualsiasi lavoro faranno, dovranno essere bravi. Pausa Nazionali? A Formello siamo pochi, ci divertiamo. Ad ogni allenamento devi dare tutto, il resto dei compagni danno tutto con le Nazionali. Le prossime partite sono importanti, bisogna farci trovare pronti».
CRECCO – A margine dell’evento il giovane calciatore è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio: «Mai vista una scuola così, con questa accoglienza. Fa piacere essere accolti in questo modo. La domanda più interessante? Di come sono arrivato alla Lazio: i sacrifici, la voglia, la passione, ho cercato di trasmettere tutto questo. Conoscevo tanti giovani già, con Murgia e Lombardi, il rapporto è migliorato. Anche con i grandi mi sono trovato bene, tipo con Radu. Andare a Formello è come andare a scuola? L’ho detto, anche quando sono tornato a gennaio: pensavo di essere tornato in Primavera».
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI – Con grande puntualità (intorno alle ore 10) Felipe Anderson, Luca Crecco e Luis Alberto si sono presentati in compagnia dell’Aquila Olympia e del suo fedele falconiere Juan Bernabè, l’Istituto Comprensivo “Via del Calice” in via Alessandro della Seta 8 in Roma. Il primo a rispondere alle domande dei piccoli tifosi è stato il brasiliano: «Non è facile allenarsi e fare tanti sacrifici quando sai che tutti gli amici vanno a divertirsi. Quella è la fatica più grande, anche più di ogni sforzo fisico. Preghiera? Non è una scaramanzia ma sono abituato a pregare e sentire la musica. Esultanza? Ognuno fa ciò che vuole, ma ci sono esultanze che mancano di rispetto ad avversari e tifosi e a me non piacciono». Il numero dieci verde oro ha poi raccontato dei suoi primi tempi con la maglia biancoceleste e di come si vive il derby: «I primi tre mesi in Italia sono stati difficili, non riuscivo a trovare continuità di rendimento. Io comunque seguivo il calcio italiano già da quando ero in Brasile. Prima di arrivare, i tifosi mi parlavano solo del derby. Sapevo già che erano partite importanti. Poi l’ultimo lo abbiamo anche vinto…». Il microfono passa poi all’ex calciatore della Primavera: «Ho tanti amici anche tra gli avversari ma è vero che quando inizia la partita dimentichiamo tutto. Un consiglio che vi posso dare è che se avete passione non dovete mollare mai, come ho fatto io. Seguite sempre gli obiettivi che vi siete prefissati. Qualche segno scaramantico? Io faccio solo una respirazione che mi ha insegnato un allenatore anni fa. Gavetta? Io che vengo dalle giovanili mi sono sudato tutto questo. Sono tornato qui dopo sei mesi e questo è il bello dello sport, raccogliere tutti i sacrifici fatti. Era un sogno giocare nella Lazio ed è un sogno che si è avverato». L’ultimo a prendere la parola è infine l’ex Deportivo La Coruna: «I giocatori più forti che conosco? Nel Milan stimo molto Suso e Deloufeu che ho conosciuto in Spagna. Nella Juve metto davanti Dybala, ma ho avuto modo di conoscere anche Pirlo. Poi ovviamente c’è Felipe Anderson…(ride, ndr). Ululati razzisti? Ho tanti amici di colore, il razzismo non deve esistere nella vita di un uomo».
VISITA DELLA LAZIO – Continua con un altro appuntamento l’iniziativa ‘Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport’. I giocatori biancocelesti presenzieranno domani presso l’Istituto Comprensivo “Via del Calice” in via Alessandro della Seta 8, a Roma. Il tour vedrà, come nelle altre occasioni, il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra e dell’aquila Olympia, simbolo della società biancoceleste. Dopo la giornata di giovedì scorso, ecco un’altra tappa, – come si legge sul sito ufficiale biancoceleste – per promouvere la formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.