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Lazio, Diaconale: «C’è un’ondata di demagogia, mi auguro regolarità nel campionato»
Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, ha detto la sua sull’Emergenza Coronavirus e la risposta del mondo del calcio
A Radio Radio le parole di Arturo Diaconale, portavoce della Lazio: «Se tu fai un decreto e l’indomani dici il contrario, sapendo che esistono contratti, regole ed impegni che non possono essere aggirati. Ci sono conseguenze che non vengono calcolate. C’è un’ondata di demagogia che causa degli effetti. Drammatizzare il calcio rischia di creare una paralisi del paese. Trasferta di Bergamo? Io mi auguro solo che il campionato possa essere portato avanti in modo più regolare possibile e che, in caso di pausa, possa essere ripreso in maniera regolare. Annullare? Non sapremo chi sarà retrocesso e chi andrà avanti, si fanno saltare tutti i diritti televisi, introiti economici che danno la possibilità alle società di sopravvivere».
CAMPANILISMO – «Sono contrario al complottismo, dico solo che le storie passate impongono di avere accortezza: ognuno cura i propri interessi e ogni interesse è legittimo. Non è una questione di campanile, ma di correttezza. L’eccesso di drammatizzazione dopo un eccesso di sottovalutazione. Applicare il modello cinese che non ha un regime totalitario, ma fondato su spostamenti e attività, significa creare un danno al paese molto più grande del Coronavirus stesso».
PARALISI – «Se possibile, continuiamo a giocare. Anche a porte chiuse. Se si prenderanno decisioni opposte, auspico solo in una pausa. Il discorso dovrebbe essere allargato a tutti coloro che lavorano e rischiano il contagio. Quindi arriviamo alla paralisi totale? Io credo che questo sia un atto forzato che il problema vero sia quello di potenziare le strutture sanitarie, in Cina ha costruito un ospedale in poco tempo, qui non si può fare».
LAZIO – «La posizione della Lazio la esprimerà il Presidente. Io esprimo solo le mie opinioni. Non coinvolgo la società nel mio taccuino, è un blog privato. Posso dire la mia sensazione: di sicuro Lotito difenderà i propri colori».