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Lazio-Dortmund, prima di Champions: una notte attesa 13 anni

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Questa sera all’Olimpico i biancocelesti debutteranno in Champions League contro il Borussia Dortmund.

Riscattare la deludente prestazione con la Sampdoria e iniziare la Champions League con il piede giusto. Questa la missione di Simone Inzaghi. Il tecnico della Lazio, reduce dalla sconfitta di sabato a Marassi per 3-0, questa sera all’Olimpico esordirà contro il Borussia Dortmund nella massima competizione europea. Fischio di inizio alle 20:45. Arbitrerà il francese Clement Turpin. Un appuntamento atteso ben 13 anni dalle parti di Formello. Nel 2015 il Bayer Leverkusen nella gara di ritorno dei preliminari interruppe i sogni di gloria della formazione di Pioli.

Nel 2007 l’ultima apparizione (non proprio positiva) nella fase a gironi con Real Madrid, Werder Brema e Olympiacos. All’epoca Tare era uno degli attaccanti a disposizione di Delio Rossi. Oggi l’albanese è il ds della Lazio, che alla luce degli ultimi risultati in campionato è chiamata a fare una partita di livello in Europa. La debacle di Genova ha messo a nudo tutte carenze difensive, un reparto non ancora collaudato tra gli infortuni di Radu e Luiz Felipe (che oggi dovrebbe rientrare) e l’arrivo in ritardo di Hoedt. Per battere i tedeschi a Roma servirà la Lazio migliore. Molto dipenderà da Luis Alberto, Milinkovic, Correa e Immobile. Quando i quattro tenori sono in giornata, la musica cambia.

Rispetto a tre giorni fa cambieranno gli interpreti delle corsie esterne. Bocciati Parolo e Djavan Anderson, promossi dall’inizio Fares e Marusic. In regia spazio a Leiva, che vanta il maggior numero di presenze in Champions League tra i giocatori della Lazio. A lui il compito di tenere alta l’attenzione nei momenti cruciali e aiutare il reparto arretrato quando il Borussia attaccherà. Halaand sarà un brutto cliente, osservato speciale per tutto il match dai difensori, ma l’ex Salisburgo dovrà fare i conti con la voglia di rivalsa dei biancocelesti. Un risultato negativo, oltre a rendere più faticoso il cammino in Champions, potrebbe avere delle ripercussioni sia sull’umore della squadra che sulla situazione del tecnico. Inzaghi non ha ancora rinnovato il contratto e l’ombra di Massimiliano Allegri, corteggiato dal presidente Claudio Lotito, potrebbe farsi sempre più grande.

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