2014

Lazio e Roma non si fanno male: l’ultimo derby della stagione termina a reti inviolate

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Chi l’avrebbe detto, nei bui momenti della gestione Petkovic? La Lazio, in striscia positiva da cinque partite, riesce a fermare la Roma, non sfigurando affatto. La difesa tiene bene, Ledesma mette ordine e, nonostante la squadra fatichi a salire, sono relativamente pochi i pericoli corsi da Berisha, sempre sicuro quando chiamato in causa. Candreva fa impazzire Torosidis in varie occasioni, mentre la marcatura stretta di Gervinho dà i suoi frutti. Dias e Biava danno sicurezza a Berisha: la difesa colabrodo vista con Petkovic è solo un lontano ricordo. Il derby finisce a reti bianche e continua l’imbattibilità della gestione Reja, cui va il merito di aver trasformato la Lazio da accozzaglia di calciatori a vera e propria squadra. 

PRIMO TEMPO – Quarantacinque minuti da derby, con le squadre che partono corte per poi allungarsi nel finale. Candreva è un treno, semina il panico sulla fascia destra; Ledesma gestisce bene le chiavi del centrocampo. Reja ha avvertito i suoi di tenere Gervinho, cui viene lasciato poco spazio. Poche imprecisioni e squadre attente. Dopo ripartenze e lavori sugli esterni con buona guardia delle difese (specie su Candreva, Lulic e Maicon), il primo vero brivido è al quarto d’ora, quando Florenzi spreca da dentro l’area. Sul cambio di fronte Castàn salva su Klose, poco dopo respinto da Benatia. A metà prima frazione chiamata magistrale del guardalinee, che vede l’offside millimetrico di Gervinho e annulla il gol dell’ivoriano. Qualche minuto più tardi, col ritmo che si fa più serrato, Gonzalez ci prova dai sedici metri servito da Lulic, senza fortuna. Al 38′ altro brivido per i biancocelesti: Pjanic solo davanti a Berisha non controlla e permette a Dias un provvidenziale recupero. Tre giri d’orologio più tardi è Totti a sparare sopra la traversa biancoceleste. Gli ultimi minuti si giocano sulle ripartenze ma, nonostante un contropiede di Benatia che serve il destro a giro di Gervinho, portano ad un nulla di fatto. Capitolini a riposo a reti bianche, dopo un tunnel da manuale di Candreva che umilia Strootman. 

SECONDO TEMPO – Entra Mauri per Keita: dopo 259 giorni il capitano si rivede in campo. E’ dai suoi piedi che nasce la prima occasione della ripresa, in seguito ad un buon break di Lulic, bravo ad anticipare Maicon. Le squadre sembrano stanche: la Lazio si abbassa, la Roma prova a costruire. Un tiro strozzato di Pjanic dopo una bella e rapida azione giallorossa (costruita sull’asse Torosidis-Strootman) dà ai suoi l’illusione del gol. La retroguardia biancoceleste risponde colpo su colpo, ma il centrocampo, tranne qualche spunto, fatica a schiacciare gli uomini di Garcia. Bastos e Ljajic danno nuova linfa alla Roma che ci prova con un destro del Capitano al 57′ che si perde alto. A dieci minuti dal triplice fischio clamorosa occasione per Onazi che spreca incredibilmente una buona azione di contropiede lasciandosi intercettare l’assist per Klose da Torosidis. Gli ultimi minuti si giocano dalle parti di Berisha, dove Radu e Konko respingono i tentativi di Gervinho e Bastos. Spunto di Ledesma a pochi secondi dal novantesimo: destro a giro morbido per il Panzer, ben anticipato da De Sanctis. E’ l’ultima occasione della partita, che si spegne sui flebili attacchi romanisti.

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