Lazio, ecco ‘El Tucu’ Correa: estro e dribbling al servizio di Inzaghi

Joaquin Correa dopo due stagioni al Siviglia fa ritorno in Serie A per indossare la maglia biancoceleste

Joaquin Correa è tornato in Italia per indossare la maglia della Lazio. Un grande colpo, che porta ovviamente un incremento di qualità nella squadra biancoceleste. La sua tecnica e la sua capacità nel dribbling non sono discutibili, già al tempo della militanza nella Sampdoria aveva fatto stropicciare gli occhi ai sostenitori blucerchiati. Ora dovrà ottenere la giusta consacrazione all’ombra del Colosseo.

CHIAMATEMI ‘EL TUCU’ – Quattro anni trascorsi con la maglia dell’Estudiantes, nel quale ha percorso tutta la trafila fino al debutto, a soli 17 anni, in prima squadra. Per tutti Joaquin è ‘El Tucu‘, per non dimenticare mai le sue origini (è nato nella Provincia di Tucumán, ndr). In poco tempo il ragazzino nato a Juan Bautista Alberdi si impone di fatto come erede di Juan Sebastiàn Veròn, del quale prende il posto, in un simbolico passaggio di consegne, nel match d’addio dell’ex campione di Inter, Parma e Lazio. Pur restando un trequartista, un ’10’ puro, viene solitamente impiegato come centrocampista di sinistra, con licenza di accentrarsi per sprigionare tutta la sua imprevedibilità nelle giocate. Il paragone con Pastore, sia per le caratteristiche fisiche che per quel modo di toccare il pallone,  viene naturale ma nelle accelerazioni palla al piede, nell’abilità di tagliare la difesa e, soprattutto per le straordinarie doti balistiche, ricorda un po’ il primo Kakà ammirato al Milan. Ora dopo aver ammaliato Genova e Siviglia è il turno di Roma, la città eterna.