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Lazio, Fonte e Spicciarello (prep. atletici): «Ambiente sereno, siamo una famiglia». Su Berisha e Lukaku…
I preparatori atletici Fonte e Spicciarello hanno raccontato come procede il ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore
Continua la prima fase di ritiro estivo per la Lazio all’ombra delle Dolomiti. Ai microfoni di Lazio Style Channel sono intervenuti i protagonisti di questa fase, i preparatori atletici Alessandro Fonte e Claudio Spicciarello. Ecco i loro interventi:
FONTE – «Stiamo facendo un ottimo ritiro, l’ambiente è positivo e l’approccio dei ragazzi è quello giusto. Le premesse sono buone. Devo dire che quest’anno la maggior parte dei calciatori si è presentata in buona condizione e questo favorisce il nostro lavoro. Stiamo cercando di aumentare il carico di lavoro e di portare allo stesso livello di fitness tutti quanti. Berisha e Lukaku? Sono giocatori validi dal punto di vista tecnico e spero che ci possano raggiungere al più presto. Questo è uno dei ritiri migliori dal punto di vista della concentrazione. Abbiamo iniziato col piede giusto. I nuovi arrivi? Su Lazzari già sapevamo che tipo di motore avesse, gli altri hanno delle qualità importanti: dai dati raccolti mi sembra che si stiano adattando velocemente ai ritmi di allenamento. Correa? Ha avuto una stagione intera per allenarsi con noi. Il suo compito è stato facile rispetto ad altri. Quest’anno è partito davvero bene».
SPICCIARELLO – «Il lavoro viene pianificato insieme e abbiamo fatto bene in questo ritiro. Io devo fare attivazione, prevenzione e recupero infortuni. La mole di lavoro proposta è stata buona e personalizzata, ogni giocatore ha diverse esigenze. Il mister credo sia contento di quanto fatto finora. Ho trovato un ambiente sereno, mi sono unito al gruppo lo scorso anno e mi sono sorpreso. Parliamo di professionismo e Serie A, mi hanno accolto benissimo e con tanta disponibilità. Ho trovato una famiglia che si aiuta per lavorare al meglio. Questa parte di ritiro è importante perché ci permette di creare la base di appoggio per lavorare poi successivamente nel campionato. Stabilire un rapporto di fiducia con il calciatore e lo staff è fondamentale, perché crea armonia. Per questo motivo gli atleti decidono di affidarsi e seguire il lavoro proposto. Per affrontare un ritiro bisogna comunque essere in condizione, abbiamo inviato dei programmi ai calciatori nelle due settimane antecedenti al ritiro. Non ho visto nessuno in affanno, perciò tutti hanno seguito quanto assegnato per prepararsi al meglio».