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Lazio, Gasbarri (ag. FIFA): «Servono acquisti importanti». E su Ibrahimovic…
Tra presente e futuro della Lazio: l’intervento dell’agente FIFA, Filippo Gasbarri, sulle frequenze di Elle Radio
Ad Elle Radio, l’intervento dell’agente FIFA Filippo Gasbarri: «È un anno importante perché ci sono squadre che non hanno il passo degli scorsi anni, e la squadra ne deve approfittare. Così come dovrebbe approfittarne la società tramite un mercato di gennaio che possa aiutare a rincorrere il quarto posto. Però, non credo che i nomi che si stanno facendo in questo periodo siano quelli che arriveranno a Roma. Bisognerà capire cosa chiederà il mister: io andrei a prendere un altro difensore centrale; un vice-Leiva, anche se Cataldi sta facendo molto bene, ed eventualmente una punta da alternare a Caicedo e Immobile. Io mi auguro che qualora la Lazio dovesse chiudere il 2019 in una certa posizione di classifica, la società possa ripartire a gennaio col piede giusto grazie a un acquisto importante, che possa regalare entusiasmo e riavvicinare un po’ di tifosi. Non è stato bello vedere poco pubblico come il Celtic».
BERISHA – «Nella Lazio c’è più di un elemento che dovrebbe andare a giocare altrove per trovare più spazio. Ho perplessità su Berisha perché tutte le volte che gioca col Kosovo si dimostra un giocatore quantomeno valido. Il problema è che alla Lazio si ritrova davanti tutti mostri sacri, per giocare dovrebbe togliere il posto a elementi come Milinkovic-Savic e Luis Alberto, è una situazione particolare. Vedremo se potrà partire, magari in prestito».
IBRAHIMOVIC – «Ibrahimovic in questo momento è lontano dal Milan, le richieste del giocatore sono abbastanza alte. A Milano ha già giocato ma per riabbracciare i colori rossoneri dovrà mettersi una mano sulla coscienza e una sul portafogli. Per tornare in Italia si parla di un ingaggio richiesto intorno ai 10 milioni di euro, è vero che Raiola sa veicolare bene i suoi giocatori ma non credo che Ibrahimovic possa essere il giocatore che in un colpo solo sia in grado di risolvere i problemi del Milan. Secondo me, a queste cifre in Italia non se lo può permettere nessuno».