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La Lazio ritrova la via del gol… E Anderson: cinque gol al Verona e prestazione convincente
Ecco la Lazio, quella con il carattere, caparbia e non arrendevole: biancocelesti vincono per 5-2 contro l’Hellas Verona ma, al solito, non sono mancati i brividi di paura contro un Verona che ha tentato il tutto per tutto, arrendendosi solo alla tenacia e alla voglia di vincere che questa sera hanno caratterizzato la formazione di Pioli.
Primo tempo – Desolazione: questa la parola che apre il match tra Lazio e Hellas Verona, complice uno Stadio Olimpico povero di tifosi e di tifo, soprattutto quello biancoceleste. I ragazzi di Pioli cercano di fare la partita e le occasioni non sono mancate più di una volta con un Anderson che sembra stranamente ispirato e Matri che cerca di farsi trovare sempre pronto. Più passano i minuti e più la Lazio sembra prendere consapevolezza ma mancano, come al solito, incisività, velocità e precisione, caratteristiche imprenscindibili se si vuole fare gol. La tenacia però premia chi ci crede di più e Matri porta avanti i biancocelesti al 45′ su assist di Cataldi, chiudendo in vantaggio il primo tempo.
Secondo tempo – Forte del primo gol la Lazio inizia il secondo tempo all’arrembaggio portandosi subito sul 2-0 con Stefano Mauri al 50′: secondo assist vincente di Cataldi che serve Mauri che a sua volta batte Gollini. Dalla “desolazione” del primo tempo si passa alla “caparbietà” del secondo con una Lazio che si batte su tutti i palloni, che non cede e non butta niente. Proprio in questo modo è arrivato il terzo gol della Lazio firmato Felipe Anderson al 69′, su assist di Matri, che insacca a porta vuota. Se si parla di caparbietà non ci si riferisce solo a quella della Lazio: il Verona non lascia nulla al caso e dopo appena 4 minuti segna la rete del 3-1 con Greco su punizione. Prima sostituzione per Pioli: fuori Mauri e dentro Keita. Il Verona ci crede, anche di più della Lazio, e accorcia nuovamente le distanze al 79′ con Luca Toni, completamente solo in area. Secondo cambio per Pioli: fuori Matri e dentro Klose che, a un minuto dal suo ingresso ha avuto la possibilità di fare il quarto gol, messo a segno subito dopo, all’82’, proprio su assist del tedesco, da un grande tiro al volo di Keita. Una Lazio inarrestabile che sembra voler segnare ancora e più volte è andata vicina al 5 gol con Cataldi prima e Klose poi. Terzo e ultimo cambio per la Lazio all’84’: entra Candreva e esce Anderson tra gli applausi di quei pochi che stasera sono allo stadio Olimpico. Ma c’è tempo anche per il 5 gol: calcio di rigore per fallo su Lulic, va Candreva dal dischetto e non sbaglia, regalando così il poker biancoceleste.