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Lazio, Giordano: «Giocare a porte chiuse è un’anomalia, ma va fatto»
Lazio, Bruno Giordano ha espresso la propria opinione in merito alla decisione di far giocare la Serie A a porte chiuse
Ora è ufficiale: la Serie A giocherà tutte le partite in programma fino al 3 aprile a porte chiuse a seguito del decreto di Governo per il Coronavirus. Una decisione forte, ma inevitabile per permettere lo svolgimento del campionato. In merito a questo provvedimento è intervenuto Bruno Giordano, storico giocatore biancoceleste, che a RadioSei ha commentato:
«Giocare a porte chiuse è come giocare una gara nella gara, la cosa più complicata è mantenere una concentrazione continua. E’ una cosa anomala che va fatta, non ci sono vantaggi o svantaggi, vale per tutte le squadre, ma l’atleta ha difficoltà a restare dentro la partita per 90′. A Madrid sbagliai un gol clamoroso proprio perchè l’assenza del pubblico non mi ha permesso di visualizzare al meglio la porta. Anche i punti di riferimento sono importanti ed i tifosi ne danno. Il pubblico ti sollecita e ti aiuta a mantenere la concentrazione. Nel caso degli arbitri, l’assenza di pubblico può aiutarlo ad arbitrare meglio visto che ha meno pressioni».