2015
Lazio, il sorpasso dei 40.000
Continuare a correre, inseguendo la Champions e realizzando il sorpasso sulla Roma. Vola la Lazio, s’è arrampicata e può ancora scalare la classifica, issandosi al secondo posto, ora distante un solo punto. Dal 9 febbraio al 16 marzo, poco più di un mese, cinque giornate di campionato, per cancellare undici lunghezze di differenza. La Lazio era lontana 12 punti dopo la sconfitta interna con il Genoa, alla seconda giornata del girone di ritorno, e occupava il sesto posto. Ora bracca la Roma, divorata dalla crisi. E’ stata entusiasmante la rimonta della squadra biancoceleste, che questa sera scenderà in campo all’Olimpico con l’obiettivo di battere il Verona e infilare il sesto successo consecutivo. Allo stadio, però, guarderanno la partita e ascolteranno la radio, come si faceva una volta, in attesa di notizie da Cesena. Già, perché il popolo della Lazio sogna e immagina la notte del sorpasso. Pioli e il suo gruppo hanno una priorità: piegare il Verona. E se porteranno a termine la missione, solo vincendo la Roma riuscirebbe a difendere il secondo posto. Un eventuale pareggio a Cesena significherebbe cedere la piazza d’onore alla Lazio, che sta inseguendo dalla prima di campionato e che forse, appena un paio di settimane fa, non poteva immaginare di ritrovarsi così vicina.
La marcia di avvicinamento al 24 maggio e al derby di ritorno si consumerà attraverso un confronto lungo nove tappe, a partire da questa sera. L’atmosfera ha coinvolto il popolo biancoceleste, richiamando allo stadio chi di solito preferisce restare a casa. Non ci sarà solo la Nord a trascinare Klose, Candreva e gli altri. Diciottomila biglietti staccati in prevendita ieri pomeriggio. Si toccherà la quota dei quarantamila spettatori (compresi gli abbonati) ha informato la società dopo aver aperto la Curva Sud. Muro Celeste in Tevere. Come riporta Il Corriere dello Sport, un entusiasmo di queste dimensioni non si verificava da tempo e la classifica, unita alle prestazioni esaltanti, ha contribuito in modo determinante. La Lazio prometteva già dall’estate, ma nel girone d’andata non aveva avuto continuità di risultati: 9 punti di ritardo rispetto alla Roma alla terza giornata, Pioli aveva ridotto a sole tre lunghezze il divario da Garcia alla decima (dopo quattro vittorie consecutive), era rimasto a meno 9 dopo il derby dell’11 gennaio. Ora si trova a un punto e sta lanciando la volata, sognando il sorpasso Champions come l’intero popolo della Lazio, di nuovo compatto e con tante bandiere all’Olimpico.