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Lazio, il verdetto della Uefa entro 48 ore: si lavora per tenere l’Olimpico aperto
Attesa entro le prossime 48 ore la senza della Uefa sui ‘saluti fascisti’: la Lazio punta sulle mosse repressive attuate contro i colpevoli
L’Uefa anticipa, è confermato. La sentenza sul caso ‘Lazio’ arriverà entro 48 ore e non giovedì 17 come annunciato in un primo momento a Nyon. La società, come anticipato, è a rischio per il comportamento di una trentina di tifosi, autori di ‘saluti fascisti’ in Curva Nord. La partita incriminata è l’ultima di Europa League, giocata contro il Rennes. I biancocelesti sono giudicati per recidività dopo i fatti di Siviglia: anche in quell’occasione fu aperto un provvedimento sempre per ‘saluti fascisti’, portò alla chiusura di un settore a scelta dell’Olimpico, è stato lo stesso club ad indicare il Distinto Sud Est. La sentenza fu soft, ecco perché rischia opra di essere pesante.
DIFESA – La Lazio, riporta il Corriere dello Sport, s’è attivata subito per difendere il suo onore ed i ‘tifosi puri’. Ha attivato il codice etico, in vigore da luglio 2018, collaborando con le forze dell’ordine per individuare i colpevoli. In caso di squalifica, il provvedimento sarà scontato nel prossimo match casalingo, in programma il 7 novembre contro il Celtic. La presenza massiccia di tifosi scozzesi potrebbe essere d’aiuto: i sostenitori di Glasgow hanno già organizzato il viaggio a Roma, l’eventuale chiusura dell’Olimpico li costringerebbe a rimanere a casa, con vari problemi sia per il rimborso dei tagliandi, che per i biglietti aerei acquistati per raggiungere l’Italia. L’Uefa, infine, potrebbe tener conto di varie attenuanti: le dichiarazioni di Lotito e le mosse attuate tempestivamente dalla società.