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La moviola di Lazio-Inter: Di Bello ancora “decisivo”: due rigori non concessi ed espulsione di Keita inesistente

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Lazio-Inter, il fischietto di Di Bello dirige il posticipo della 37a giornata di Serie A. Murillo primo giallo del match, a Keita il penalty del vantaggio

I riflettori dell’Olimpico illuminano la Lazio per l’ultima volta in questa stagione. Sul prato verde i capitolini sfidano l’Inter sotto lo sguardo vigile del direttore di gara Di Bello. Il match si presenta vivace ma tranquillo, almeno fino al 6′ quando Murillo butta a terra il numero 14 biancoceleste senza sfiorare la sfera. Si lascia proseguire, ma l’estrema punizione è netta. al 15′, sempre il nerazzurro atterra in modo scorretto Felipe Anderson. Il brasiliano cade in area a pochi passi da Handanovic e si procura il tiro dal dischetto. Ottima l’intuizione dell’arbitro che decide di mostrare il cartellino giallo al difensore e di assegnare il penalty successivamente realizzato da Keita. I novanta minuti scivolano senza troppe complicazioni, fino al 66′. Il senegalese si infiltra nell’area avversaria, facendosi strada palla al piede. Medel (ancora), però, interrompe il suo dribbling fallosamente facendo cadere il ragazzo a terra. Di Bello vede nella caduta del giocatore la simulazione, sventolandogli il secondo cartellino giallo della partita e poi il rosso. Il rigore non concesso è lampante, così come l’errore del direttore che pregiudica pesantemente l’andamento del match e il tabellino. Al triplice fischio, Simone Inzaghi chiede spiegazioni alla terna e ad agli assistenti, la rabbia del mister è facilmente percepibile dal suo volto scuro.

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