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Lazio Di Bello, la furia di Sarri: «Decisioni chirurgiche». E quei precedenti…

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Nella Lazio tutti sono convinti che non ci sia uniformità negli arbitraggi: contestato l’episodio del rigore su Morata segnalato da Banti

La sconfitta contro la Juventus di sabato pomeriggio brucia ancora. Ieri Sarri e il suo staff hanno rivisto la gara su un maxi schermo e hanno concordato nel ritenere assurdo il rigore concesso per fallo di Cataldi su Morata. Per il tecnico non c’erano gli estremi per il chiaro ed evidente errore tanto che Di Bello ha concesso il penalty solo dopo la chiamata al VAR da parte di Banti.

Nella Lazio, come riporta il Messaggero, c’è il sentore che non ci sia assolutamente uniformità negli arbitraggi. Sarri ha definito chirurgiche le decisioni prese da Di Bello che con i biancocelesti ha precedenti poco piacevoli. Partì tutto in una sconfitta a Livorno, poi gli errori al San Paoolo: un pallone calciato da Brocchi finito dentro la porta ma sfuggito all’arbitro, il rigore per il Napoli e l’espulsione di Biava, oltre alla rete (contestata) del 4-3 al 90’. In palio, in quella gara, c’erano i punti per la Champions. In un derby polemiche per la mancata espulsione di Strootman, in un Lazio-Inter venne espulso Inzaghi per proteste dopo un rigore non concesso a Keita, ammonito invece per aver simulato. La storia va avanti dal 2011 dunque si è acuita sabato. Sarri ritiene forzate inoltre le ammonizioni a Raul Moro, Hysaj e Milinkovic e trova infine inconcepibile non aver rivisto la spinta su Pedro, simile all’intervento su Morata per dinamica.

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