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Leiva: «La Lazio sta crescendo moltissimo, faceva bene anche senza me». E sullo scudetto…
Non poteva fare scelta migliore: Lucas Leiva è già un punto fermo della Lazio. Dopo un avvio di stagione esaltante, si racconta così
La Lazio lo ha scelto e lui ha scelto la Lazio. Lucas Leiva è la nuova colonna del centrocampo biancoceleste. Già un leader nei novanta minuti. La sua personalità ha affascinato già la Serie A e i tifosi, mentre calza perfettamente gli ideali della squadra e i valori biancocelesti. A Goal.com, si è raccontato così: «Si può parlare di un ‘Effetto Leiva’? direi di no, abbiamo avuto un buon inizio di stagione, abbiamo fatto bene in Supercoppa, nei primi turni di campionato ed anche in Europa. E’ troppo presto per tirare delle somme, abbiamo giocato appena dieci partite e c’è ancora molto da fare. Mi sono adattato presto al calcio italiano, nonostante avessi molto da migliorare soprattutto a livello tattico. Voglio aiutare la Lazio e sarebbe molto egoista dire che tutto è iniziato a funzionare perché sono arrivato io. Al contrario, la squadra ha fatto molto bene già nella scorsa stagione e fortunatamente sta continuando su questa strada». E poi sul suo ruolo: «Sono stato preso per le mie caratteristiche di gioco, il club era alla ricerca di un calciatore esperto che riuscisse a garantire protezione davanti alla difesa. Ho molto da lavorare ancora e da migliorare».
LA LAZIO – «Mi aspettavo tanto sostegno e l’ho ricevuto. Sono stato accolto benissimo dal mio club, tutti sono disposti ad aiutarmi e questo ha resto il mio adattamento più rapido. Ho 30 anni, sono più maturo, per me quindi tutto è stato più semplice rispetto al mio arrivo a Liverpool quando di anni ne avevo 20 e l’esperienza era minore. E’ stato un approccio completamente diverso. Le altre proposte? Ho avuto l’occasione di andare in Turchia, altre situazioni c’erano anche state in Italia, il mio rapporto con il Liverpool è sempre stato molto forte, quindi abbiamo preso insieme ogni decisione. C’è stata una conversazione che è durata appena cinque minuti. Era il momento di partire, era la cosa migliore per tutti. Il Liverpool l’ha capito ed ha capito che meritavo una nuova sfida».
SERIE A – «Credo che la ripresa del campionato italiano rispetto agli altri in Europa sia vicina. Agli occhi di molti il calcio italiano è quasi scomparso dopo la conquista della Champions League da parte dell’Inter. Molti giocatori hanno lasciato il campionato, ci sono stati diversi cambiamenti e le squadre si sono indebite. Mi sto rendendo conto che le cose stanno però tornando alla normalità, l’Inter è molto forte quest’anno, il Milan ha investito molto, questo vuol dire che nei prossimi anni la lotta per il titolo sarà molto serrata. La Juventus ed il Napoli rappresentano ancora i punti di riferimento, la Lazio sta crescendo moltissimo. Oggi ci sono diverse squadre che possono vincere il titolo o che possono almeno puntare ad entrare in Champions League».
PREMIER LEAGUE – «Le squadre della Premier League hanno grandi potenzialità economiche, anche le più piccole e questo rende il tutto più competitivo. Ovviamente non si può non parlare anche degli stadi di proprietà e dell’organizzazione. Queste sono le principali differenze tra la Premier League e gli altri campionati europei. L’Italia attira ancora grandi giocatori, molti di loro potrebbero giocare in Inghilterra».