Champions League
Lazio, Inzaghi: «Voglio una reazione dalla squadra. Rinnovo? Si accostano sempre tanti nomi…»
Lazio-Borussia Dortmund è la prima partita di Champions League per la squadra di Inzaghi. Il mister ha presentato la gara così
La Lazio fa il suo esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund. Domani le due squadre si sfideranno sul campo dell’Olimpico, alle ore 21.00, per la prima gara del girone. Durante la canonica conferenza stampa della vigilia, Inzaghi risponde così alle domande dei cronisti:
La Lazio torna in Champions dopo 13 anni, lo stadio sarà vuoto e si viene dalla sconfitta di Genova. Come si avvicina alla gara?
«Il nostro esordio lo avremmo voluto fare davanti ai tifosi, sappiamo quanto lo hanno aspettato, ma cercheremo di fare una grande gara soprattutto per loro. Veniamo da una delle più brutte prestazioni mai fatte, ma abbiamo sempre mostrato aggressività e attenzione, domani dovremo rimetterle in campo».
Iniziare col Borussia è un vantaggio? Le tue emozioni?
«Sarà una grande emozione, come sempre. Incontriamo subito una delle migliori 8 squadra di Europa, ha giocatori di grande qualità, è collaudata, ma dobbiamo fare una grande gara».
In difesa ci saranno recuperi?
«Abbiamo l’allenamento di oggi, poi una leggera rifinitura. Abbiamo problematiche numeriche, devo valutare Luiz Felipe, ha fatto un allenamento in gruppo dopo 35 giorni, l’ho visto bene, ma avrei aspettato se avessi avuto più scelte. Devo valutare tra lui, Hoedt e Parolo, le rotazioni sono limitate».
Il modulo può variare o si va avanti così? Pereira?
«Sabato, lo abbiamo detto e ne abbiamo parlato, sappiamo dove siamo mancati: sullo spirito di squadra e la voglia. Domani vorrò vedere una risposta. Pereira ha una sindrome influenzale, domani non ci sarà e stamattina anche Cataldi aveva qualcosa a livello intestinale, ma speriamo di recuperarlo».
La squadra a Marassi era sottotono psicologicamente, come sta? Il tuo rinnovo?
«La squadra è cosciente di non aver fatto una prestazione buona, facile poter pensare agli assenti. I nomi accostati? In questi anni mi sono abituato, penso sia normale. COl rapporto che ho col presidente, se ci fossero stati malesseri me lo avrebbe detto. L’unico problema adesso è il Borussia Dortmund perchè voglio vedere una reazione».
Hai la consapevolezza che la prestazione domani sarà diversa?
«Senz’altro. Perchè l’aggressività e la determinazione non ci sono mai mancate in quattro anni e mazzo. Normale che ci sia dispiaciuto, per me, per la società e in primis per i tifosi. Ci sono questi inciampi, ma a volte dalle sconfitte ci sono spunti per grandi prestazioni».