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Inzaghi: «Le big mi vogliono? Io ci sono già in una grande squadra». E sullo scudetto…
Dopo la vittoria contro il Sassuolo, Simone Inzaghi è intervenuto sulle frequenze di Radio 1 per parlare della sua Lazio
La Lazio continua la sua corsa, rimaneggiata, ricalibrata, ma sempre convincente. «C’è una bella atmosfera, è merito del mister», ha ammesso Milinkovic al termine della partita contro il Sassuolo. E come dargli torto? E’ Inzaghi la vera anima di questo gruppo con la sua lazialità e il suo pragmatismo. Intervenuto sulle frequenze di Radio 1 – durante la trasmissione ‘Radio Anch’io lo Sport’- queste sono le parole di Simone: «Stiamo vivendo un bel momento, abbiamo fatto due mesi nel migliore dei modi grazie soprattutto ai ragazzi che si sacrificano l’uno per l’altro. Sta nascendo un bel gruppo, è normale che si parli di noi. sfrutteremo la sosta per recuperare energie fisiche e mentali dovute alle tante partite e poi ricominceremo il tour de force con tante partite in pochi giorni».
LUIS ALBERTO – «E’ stato preso dal direttore, Igli Tare. Lo scorso anno ha avuto qualche problema di ambientamento, non conosceva calcio e lingua. Dal ritiro del 4 luglio è arrivato con voglia di lavorare, si è messo a disposizione, prima dell’arrivo di Leiva l’ho provato da play basso e aveva fatto bene. E’ un giocatore con tantissime qualità e il suo ruolo congeniale è questo. Il merito va a lui per come ha iniziato a lavorare, per il modo in cui è partito in questa stagione».
OBIETTIVI – «Dobbiamo restare in alto: sulla carta siamo meno attrezzati dei nostri competitor ma dobbiamo restare lì come fatto la scorsa stagione. Sarà più difficile con l’Europa che cercheremo di onorare nel migliore dei modi: ci sarà qualche difficoltà in più ma siamo partiti bene e vogliamo continuare così. Noi abbiamo un ds valido che sa scegliere, abbiamo tanti giocatori slavi come dite voi (risponde allo studio, ndr) ma a prescindere dalla provenienza l’importante è il sacrificio dei ragazzi. Si divertono giocando e anche durante gli allenamenti, stanno bene insieme, vanno molto d’accordo. Io cerco di attingere alle forze che mi danno e consentono, il nostro segreto è il gruppo perché tutti sono a disposizione di squadra e staff tecnico».
MODULO E JUVE – «Lo scorso anno ho cambiato spesso modulo, dopo un anno e mezzo abbiamo trovato degli automatismi e penso di restare così indipendentemente dal rientro di Nani e da quello che ci sarà di Felipe Anderson. Con tutte le partite che avremo potrò scegliere, spero dopo la sosta di recuperare giocatori anche in difesa. Giocare a Torino non è mai semplice. Hanno un ruolino di marcia pazzesco. Cercheremo di fare una grande partita, troveremo una Juventus arrabbiata, servirà una gara perfetta sapendo che quando la si fa ci possono essere chance. Loro restano comunque la miglior squadra italiana. Potendo tornare indietro cosa rigiocherei? La gara col Napoli, senza dover mettere centrocampisti in difesa perché avevo finito i difensori. Io avevo sensazioni molto molto positive alla fine del primo tempo, era stato quasi perfetto eccezion fatta per il palo esterno di Hamsik. Me la vorrei rigiocare con gli stessi effettivi».
FUTURO DA BIG – «L’ho già detto più volte: sono già in una grande che è la Lazio. Qui ho avuto la fortuna di fare la mia carriera da calciatore, ho vinto tanto da allenatore nelle giovanili, con soddisfazioni che resteranno con me per tutta la vita. Lo Scudetto? Il Napoli sta facendo benissimo, la Juve c’è, noi vogliamo fare da guastafeste. Inter e Milan cercheranno di rendere difficile il percorso alle tre favorite ovvero Napoli, Juventus e Roma. Il Var? Sono favorevole. Non eravamo abituati ai tempi morti ma con la Var magari non ci saranno più episodi clamorosi».