Campionato
Lazio, Inzaghi: «Risultato bugiardo per quanto fatto. Torneremo a far punti»
I biancocelesti escono battuti all’ultimo secondo da San Siro. Ecco le parole di mister Inzaghi, nel post partita di Milan-Lazio
Lazio beffata a San Siro. Il Milan beffa all’ultimo secondo la squadra di Inzaghi, dopo una gara di altissimi livelli. Ai microfoni di DAZN le parole del tecnico biancoceleste:
RABBIA – «Mi ha fatto arrabbiare il risultato,è bugiardo per quel che si è visto in campo. Siamo venuti con problemi di uomini e rotazioni, abbiamo tenuto il campo, avremmo meritato di più. Ci serva da lezione, perchè abbiamo concesso due gol da palla inattiva. Il predonimo a San Siro deve essere stimolante».
OCCASIONI – «Nel secondo tempo, con la partita in mano, dovevamo prestare più attenzione. I ragazzi devono prendere tanto da questa partita, tranne il risultato. Abbiamo tenuto il dominio e fatto quel che dovevamo fare».
GOL SU PALLE INATTIVE – «Sul primo gol dovevamo fare molto meglio, nel secondo Luis Alberto ha lasciato quei due metri fatali. Mi dispiace per i ragazzi, perchè hanno fatto un’ottima gara e non avrebbero meritato questo risultato».
GOL SUBITI – «Il problema vero è che bisogna fare più attenzione, dobbiamo lavorare meglio ma di squadra, non solo i difensori. Sabato abbiamo concesso poco e niente, oggi l’approccio era rivedibile. Venire a Milano con questa personalità è di buon auspicio, ci mancano punti, ma sono convinto che riprenderemo a farne».
ENERGIE E CAMBI – «Obiettivamente non è semplice, sembravamo avercene più noi sul finale. Immobile e Milinkovic non ce la facevano più e ho preferito cambiarli. Caicedo era uscito dall’ultima partita affaticato, Muriqi aveva fatto bene in allenamento e pensavo potesse essere la partita per lui».
Inzaghi a Lazio Style Radio
«Non meritavamo di perdere, ma questo è il calcio. Non si possono concedere due palle inattive al Milan. Siamo venuti a San Siro con grande padronanza, ma non si possono fare errori come quelli fatti. La partita è stata preparata e fatta nel migliore dei modi, la squadra deve partire dalla prestazione e dalle occasioni, così di partite ne perderemo poche. Il 2020 sarà ricordato per la cavalcata stupenda pre Covid, la Champions, una corsa alla sopravvivenza per questi ritmi. Il calendario è difficilissimo per tutti».