Campionato
Lazio, la Procura di Avellino punta il laboratorio “amico” di Lotito
Il Messaggero fa il punto della situazione in casa Lazio dopo che la Procura di Avellino si è mossa per la questione tamponi.
Falso in atto pubblico, epidemia colposa e frode in pubbliche forniture. Sono le tre ipotesi di accusa che hanno spinto la procura di Avellino ad accelerare sul caso tamponi Lazio. Ipotesi al momento contestate nei confronti di Massimiliano Taccone, titolare del laboratorio Futura Diagnostica, ma che attendono gli esiti delle prime valutazioni sul materiale sequestrato. Inchiesta coordinata dal procuratore Vincenzo D’Onofrio, chiara la strategia investigativa: capire come nasce il rapporto tra la Lazio e il laboratorio di Avellino, e quale sia la procedura che è stato adottata finora per i tamponi. Il resto tocca la Guardia di Finanza. Altro nodo da sciogliere riguarda la presenza di un esponente federale durante la realizzazione dell’est rinofaringei. Così si legge sull’edizione odierna de Il Messaggero.