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2014

Lazio, la stagione si chiude a San Siro. E c’è una difesa da rifondare…

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E ora si volta pagina. A San Siro è finita la stagione della Lazio, le residue speranze di qualificazione in Europa League sono naufragate sotto i colpi dell’Inter. Una delusione relativa perché già da lunedì sera, dal pareggio interno col Verona, si era capito che l’obiettivo che avrebbe potuto salvare la stagione era ormai sfumato. Una delusione che però potrà essere trasformata in senso positivo se si avrà la capacità e la forza di voltare pagina e di ripartire immediatamente, senza perdere tempo. Cominciando soprattutto dalle fondamenta, cioè da un reparto arretrato che anche ieri a San Siro ha confermato di essere arrivato al capolinea in quasi tutti i suoi elementi. Una difesa che va dunque completamente rifondata perché Dias, al rientro dopo due mesi, ha dimostrato di non essere più il giocatore che tante volte aveva tolto le castagne dal fuoco sia a Reja sia a Petkovic e perché anche Biava (che pure contro l’Inter ha realizzato il primo gol stagionale e sfiorato addirittura la doppietta) non dà più quelle garanzie cui aveva abituato. Lo stesso Cana, centrocampista «prestato» al ruolo di difensore, ha mostrato i suoi limiti in questo ruolo, limiti che vengono fuori soprattutto quando affronta una grande. «Ci abbiamo provato – commenta alla fine il giocatore albanese –, ma l’Inter ci è stata superiore, soprattutto come cinismo. I nostri avversari hanno fatto tre tiri e tre gol nel primo tempo. Noi abbiamo cercato di reagire, di restare in partita anche sul 31, ma non siamo riusciti a concretizzare le palle gol avute. Nel calcio si può giocare bene, ma bisogna sfruttare le occasioni. In futuro dobbiamo avere più maturità». Per molti giocatori, come riporta la Gazzetta Dello Sport, quella di San Siro potrebbe essere stata anche l’ultima partita in biancoceleste. Lo stesso Cana è in bilico, per Dias e Biava potrebbe essere stato il passo di addio, essendo in scadenza di contratto, ma anche la conferma di tanti altri è in dubbio. La prossima stagione, anche per la mancanza di impegni infrasettimanali, si punterà molto sui giovani. Lo dice il d.s. Tare, lo conferma lo stesso Reja, che però già si raccomanda: «Bisognerà avere pazienza con loro, perché qualcuno è pronto, qualcun altro no e va dunque utilizzato con cautela ». Tra quelli pronti c’è Keita, che a San Siro è stato uno dei pochi a salvarsi pur avendo sciupato nella ripresa una invitante palla gol. «È cresciuto molto – annuisce Reja –. Lui è certamente uno di quelli su cui puntare l’anno prossimo».

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