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Lazio, la vetrina europea mette in cattiva luce chi gioca poco

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Lazio, dovrebbe essere un modo per mettersi in mostra ma l’Europa League diventa un’arma a doppio taglio per le seconde linee

Quattro sconfitte in sei partite nel girone E di Europa League per la Lazio: nulla a che vedere con le sette vittorie consecutive collezionate in campionato fino ad ora. Due facce della stessa medaglia che hanno portato i biancocelesti a giocarsi la qualificazione per i sedicesimi di Europa League all’ultima giornata, sperando nella vittoria del Celtic contro il Cluj per poter passare.

Col riposo di alcuni titolari fra le sfide contro la Juventus e la prossima contro il Cagliari, Simone Inzaghi ha deciso di far giocare alcuni tra le seconde linee. Sin dal primo minuto infatti sono scesi in campo Jony e Vavro ma non hanno lasciato il segno visto l’atteggiamento arrendevole di tutta la squadra. Il numero 93 ha anche causato il gol dell’1-0 dei francesi. Unica nota dolce amara della serata della partita di ieri è stato l’esordio europeo di Luca Falbo, classe 2000 che dalla Primavera ieri ha giocato i suoi primi minuti nel calcio professionistico. Il diciannovenne è subentrato proprio a Vavro dopo un dolore al ginocchio e ha potuto disputare quasi mezz’ora su un campo europeo. Non pervenuto Valon Berisha che è subentrato al ’59 a Luis Alberto.

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