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Lazio, l’ex Kishna: «Ero depresso. Pensavo che vivere non avesse più senso»

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L’ex Lazio Kisha ha raccontato della sua pesante lotta contro la depressione.

Parole forti quelle dell’ex attaccante della Lazio, Ricardo Kishna. L’olandese, considerato tra i migliori talenti nati dopo il 1994 quando la squadra biancoceleste lo comprò nell’estate del 2015, è intervenuto al programma ‘Andy Niet te Vermeijde’, ha raccontato la sua pesante lotta contro la depressione proprio all’ex interista Van der Meyde:

«Anche nel calcio esistono momenti in cui le cose non vanno come dovrebbero. Sono stato molto depresso, non riuscivo a dormire per la paura di non risvegliarmi. Sentivo realmente come se stessi per morire, dovevo prendere farmaci per riuscire ad affrontare le giornate. Ho dovuto trasferirmi lontano dalla mia famiglia perché ero intrattabile. Ho rotto quasi tutte le mie relazioni. Sono impazzito. Pensavo di avere un tumore alla testa, un infarto, un ictus. Ho fatto una scansione della testa, del cuore e dei polmoni per escluderlo. Il punto più basso è stato quando ho pensato: ‘Se sto così male, non voglio più vivere. Non posso vivere con tutto questo’. Non volevo suicidarmi, ma pensavo davvero di non poter convivere con tutto quel dolore. Il mio psicologo mi ha detto: ‘Hai attacchi di panico’. Pensavo fosse pazzo. Ma mi ha elencato 50 sintomi di attacchi di panico e io ne avevo 38».

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