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Venezia, Lombardi: «Candreva il mio maestro. Ecco perchè non ho più giocato…»
Cristiano Lombardi riparte dal Venezia FC. Durante la conferenza stampa di presentazione, non è mancato un pensiero al suo percorso alla Lazio
Una nuova avventura per Cristiano Lombardi. In prestito al Venezia FC fino al 30 giugno 2020, il giocatore è pronto a rimettersi in discussione dopo l’ultimo periodo lontano dal campo. Durante la conferenza stampa di presentazione, il ventitreenne ha avuto anche occasione di parlare del suo percorso in biancoceleste, iniziando dall’esordio: «È stata una sorpresa: Felipe Anderson era alle Olimpiadi di Rio 2016 e io avevo saputo una settimana prima che rimanevo in squadra. Mi è capitata l’occasione e nei giorni precedenti ero molto nervoso. Ma quando giochi in squadre come la Lazio dove hai dei compagni che ti sanno mettere a tuo agio sia fuori che dentro al campo, ti rendi conto subito se riesci a starci o no e quel giorno è andata molto bene». E sugli ultimi sei mesi senza la maglia da titolare: «La principale motivazione per cui io in questi mesi non ho giocato è stata il cambio modulo. Nel mio primo anno a Roma giocavo col 4-3-3 ed era il modulo di Inzaghi con cui ha sempre giocato. Avevo avuto molte chances anche perché me le sono guadagnate in allenamento e sul campo. Con il passaggio al 3-5-2, il mister non mi vedeva pronto a fare il quinto. La società prima mi ha mandato a fare esperienza a Benevento e poi per altri problemi mi ha tenuto fuori».
«Candreva? Con Antonio non ci ho mai giocato insieme ma quando ero in Primavera avevo un grande rapporto con lui ed era il mio maestro, mi piaceva guardarlo giocare. È tanta roba sia come persona che come giocatore e quando salivo in prima squadra mi dava sempre tanti consigli». il Venezia è sulle tracce anche di un altro giocatore targato Lazio: Alessandro Rossi. Lombardi ha parlato anche del compagno di squadra: «Con Alessandro ci conosciamo da tanto tempo anche fuori dal campo. Ci troviamo benissimo a giocare insieme e spero che avrà anche lui la mia stessa opportunità».