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Lazio, Luis Alberto: «Scudetto? Un passo alla volta. Quest’anno sono al top»
Lazio, Luis Alberto ha parlato del trofeo vinto e dei prossimi obiettivi da centrare ai microfoni di Marca
Il 2019 è l’anno di Luis Alberto: è il miglior assistman in Europa e c’è anche la sua firma nell’1-3 rifilato alla Juventus in Supercoppa Italiana. Un trofeo vinto con la forza del gruppo. E’ proprio El Mago a parlare di questo e altro in un’intervista rilasciata a Marca:
«È stata una grande gioia. La scorsa stagione è stata molto difficile e volevamo chiudere l’anno alla grande. I giorni prima della gara avevo qualche fastidio, ma ho fatto il possibile per giocare e alla fine ho anche segnato. Lazio bestia nera della Juve? Non direi. Loro hanno cominciato molto forte, non ci hanno regalato nulla. C’era un titolo in palo, però siamo riusciti a vincere in campionato e sapevamo che potevamo ripeterci anche in coppa. Siamo consapevoli di quello che possiamo ottenere se diamo l’anima in ogni gara».
E sul sogno Scudetto afferma: «Ora siamo in un momento di forma molto buono, vogliamo continuare così per rimanere nei piani alti della classifica. Scudetto? È ancora presto, procediamo un passo alla volta. Parlare di scudetto ora ci distrae soltanto. Essere in lotta sarebbe un sogno che diventa realtà, ma dobbiamo essere prudenti».
Le sue prestazioni al top si sono realizzate soprattutto grazie alle scelte di Inzaghi. Ecco le parole di Luis Alberto sul mister biancoceleste:
«Inzaghi mi ha dato più libertà e spazio, vuole che sono più protagonista e per ora sta andando bene sia alla squadra che a me. Quest’anno solo ad un livello molto alto, ho fatto uno scatto in più, mi sento molto bene e mi sto prendendo nuove responsabilità. La scorsa stagione non ho fatto il ritiro precampionato con la squadra, ero infortunato. Ho iniziato al 20% e ho giocato quasi tutto l’anno infortunato. Ma quest’anno è tutto diverso: “Il segreto degli assist? Molte ore di allenamento e avere feeling con i compagni. La testa gioca un ruolo molto importante per mantenere i nervi saldi e poter vedere con chiarezza dove mettere la palla durante ogni partita».