É della Lazio l’attacco più prolifico del campionato. E il merito è soprattutto dei centrocampisti

Il gol segnato da Ederson negli istanti finali di Lazio-Cagliari, partita terminata 4-2 per i biancocelesti, ha portato a 20 le marcature stagionali della squadra di Pioli. Un dato che, alla decima giornata, fa dell’attacco laziale il più prolifico della Serie A. Nelle ultime stagioni, mai la Lazio aveva segnato così tanto nei primi dieci turni di campionato: lo scorso anno la squadra allenata da Petkovic aveva totalizzato 15 gol, disputando un girone d’andata che la vide chiudere al secondo posto a -2 dalla Juventus.

LE ULTIME 10 STAGIONI – Se si analizzano le ultime dieci stagione disputate dalla società di Lotito, il secondo miglior dato del reparto offensivo biancoceleste si ritrova nella stagione 2008-2009, e appartiene a Delio Rossi: i gol segnati furono 18, la Lazio chiuse a 50 punti e a fine stagione fu Coppa Italia: in quell’avvio spiccano i 4 gol rifilati proprio al Cagliari, i 3 alla Fiorentina, e i 3 al Torino. Sul terzo gradino di questo speciale podio dell’attacco laziale nelle prime dieci giornate ci sono ex aequo Petkovic alla sua prima stagione (2012-2013), e Reja (2011-2012) alla sua seconda, entrambi con 16 gol. Per trovare una Lazio ancora più prolifica bisogna tornare indietro fino a 14 anni fa, ai tempi della Lazio scudettata di Sven-Göran Eriksson, che nel 1999-2000, nelle prime 10 giornate aveva già segnato la bellezza di 24 gol.

LA COOPERATIVA DEL GOL – Dei 20 gol segnati fino ad ora dalla Lazio, 9 (se si tiene conto anche dell’autorete di Alex a San Siro, propiziata da Djordjevic) sono stati segnati dal duo Klose-Djordjevic, mentre gli altri 11 portano la firma dei centrocampisti. Un dato incoraggiante se si considera che la Lazio non ha più un centrocampista goleador come poteva essere Hernanes. Nella speciale classifica dei bomber di centrocampo comanda Mauri con 3 gol, seguono a ruota Candreva, Lulic e Parolo con 2 reti ciascuno e chiudono Biglia ed Ederson con un gol a testa. Un dato che testimonia in maniera evidente l’importanza degli inserimenti da parte dei centrocampisti negli schemi di Pioli.