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Lazio Milan, Brocchi RACCONTA: «Due squadre a cui sono LEGATISSIMO!». E dà un CONSIGLIO a Baroni

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Lazio-Milan, Brocchi, doppio ex della sfida, ha parlato della gara in programma sabato sera all’Olimpico: le sue dichiarazioni

Intervistato da Radio Laziale, Brocchi ha parlato così di Lazio-Milan:

PAROLE – «La Lazio l’ho sempre detto è tra le squadre a cui sono più affezionato. Milan e Lazio sono quelle che mi hanno dato qualcosa in più, poi per come sono fatto io ho dato tutto anche nelle squadre in cui sono stato un anno. Hanno cambiato molto e quindi hanno bisogno di un periodo di assestamento e conoscenza, devono capire le caratteristiche dell’allenatore, capire cosa dare alla squadra. Entrambe hanno inserito giocatori con le caratteristiche richieste dagli allenatore e probabilmente ancora manca qualche tassello che possa definire e completare la rosa. Quando si parla di Milan è normale che si parli di Theo e Leao, giocatori che hanno inciso sulla squadra e sui risultati, ma un club non può dipendere solo da due giocatori, i risultati non dipendono solo da loro. Una rosa forte deve sopperire all’assenza di calciatori o ai loro momenti di forma. Chi sono i Theo e i Leao della Lazio? Prima era semplice rispondere, ora è stata creata una squadra a immagine e somiglianza di un allenatore che ha bisogno di un gruppo compatto e unito, ma dei giocatori chiave ci devono essere. Aver dato la fascia di capitano a Zaccagni è stato qualcosa di importante, perché conosce l’ambiente. Quali giocatori mi aspetto possano emergere? In questo momento vorrei vedere una risposta importante dai giocatori più importanti, per entrambe le squadra, in particolar modo con giocatori come Zaccagni e Leao. Quando indossi i panni del leader sono loro a dover fare la differenza. Se c’è stata un’involuzione? Vedo più l’inizio di un nuovo ciclo, puntando su un allenatore che non si era mai seduto su una panchina così importante. Anche quando sono arrivato io alla Lazio c’erano giocatori forte, ma si è rafforzata poi negli anni. Io penso che si sia creato un gruppo, una scelta per ripartire con nomi diversi che dovrebbero avere una fame e un’ambizione importante. Secondo me due giocatori come Rovella e Cataldi danno un’ottima presenza in mezzo al campo, Folorunsho ha delle caratteristiche che possono combinarsi insieme agli altri perché ha gol, tiro, inserimento e in determinate partite questi giocatori sono importanti, oltre a portare una buonissima forza fisica. Castrovilli è un giocatore che se recupera la condizione migliore ha qualità importanti e tecnicamente è sopra la media. C’è bisogno di questa qualità, perché in Italia spesso le partite sono in equilibrio e le giocate fanno la differenza, come faceva Hernanes».

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