2015

Lazio, mille leader da Champions: da Klose a Mauri

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C’è sempre un leader pronto a guidare la Lazio oltre l’ostacolo: è la forza del gruppo di Pioli. In uno scenario che esalta il livello di personalità individuale all’interno di un organico di grandi qualità. Così nel successo sul Milan che ha riportato la formazione biancoceleste al terzo posto (ieri riagganciato dalla Sampdoria in attesa della gara del Napoli di questa sera) è rispuntato Miro Klose da trascinatore. Un gol e un assist (a Parolo nella prima rete) per il bomber principe dei Mondiali che sabato è tornato a segnare in campionato dopo due mesi e mezzo (ultima volta col Cagliari, 3 novembre: doppietta). Un’impronta netta per ribaltare il risultato in 4 minuti. In una prova che ha riproposto il tedesco come insidia permanente per la difesa avversaria. Klose valore aggiunto per far brillare la Lazio verso la Champions. Un’immagine che torna d’attualità anche alla luce dell’infortunio di Djordjevic: toccherà ora al tedesco essere il riferimento assoluto dell’attacco.

Così come domina sempre la scena Stefano Mauri. A 35 anni, leader sul piano tattico. L’immagine del suo volto che non reagisce all’aggressione di Mexes mostrando saldezza caratteriale al termine di una sfida sfibrante esprime maturità da gran capitano. Che ieri su Twitter ha voluto sentirsi vicino a un collega infortunato. «Bellissima serata, grandi ragazzi, grande gruppo. Un abbraccio a Filip Djordjevic… ti aspettiamo! ».

Ha solo vent’anni ma tanto futuro con sé. Ecco Danilo Cataldi, cucciolo biancoceleste alla prima da titolare in A. Dalla Primavera alla prima squadra. Come riporta La Gazzetta Dello Sport, una parabola alla Nesta, Giordano, Manfredonia, Di Canio e Di Vaio. Deciso e intraprendente contro il Milan per sentirsi subito protagonista. E nella vetrina della Lazio è tornato Antonio Candreva. Lo stop di 3 turni per infortunio ha richiesto qualche altra gara per rismaltare il suo rendimento. E contro il Milan si è rivisto il Candreva radar della manovra di Pioli. Così come la prima scena di Mauricio svela tracce di una storia tutta da seguire. Gli occhi che braccano emozioni inedite, il boato dell’Olimpico al primo pallone in biancoceleste per il 26enne brasiliano, appena giunto dallo Sporting Lisbona: un inizio da incorniciare.

Così come si comportano da leader, De Vrij e Biglia. In dubbio sino all’ultimo, poi in campo. Nel bisogno rispondono sempre all’appello di Pioli. De Vrij si è arreso a gara in corsa. La fascite plantare lo martella: dovrà dosare i prossimi impegni. Biglia ha soffocato i dolori alla caviglia per orchestrare la manovra. L’ammonizione gli farà saltare (idem per Radu) la gara di Cesena. Proverà a esser in campo nel bis col Milan. Domani a San Siro è in palio la semifinale di Coppa Italia. Un’altra tappa nelle ambizioni della Lazio.

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