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Nani: «Lazio, squadra gloriosa. Nessun derby come quello di Roma». E sul numero…
Luis Nani si racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Dal suo arrivo a Roma alla scelta della maglia
Il suo arrivo ha tenuto col fiato sospeso un’intera tifoseria. Attorno al suo esordio un alone di trepidazione. La prima rete ha fatto innamorare tutti. di chi si parla? Di Luis Nani. Vero e proprio campione, solo classe ed esperienza. Si è aggregato alla squadra a ritiro ultimato e con un infortunio da smaltire, ha lavorato tanto – come solo un professionista del suo calibro sa fare – ed ora è una delle pedine di Inzaghi. A La Gazzetta dello Sport, parla della sua avventura alla Lazio: «Sono arrivato in un grande club, che ha una storia gloriosa e sta tornando ai livelli di quindici anni fa, quando era tra i migliori in Europa. Ci sono tutti i presupposti per fare bene. Lavoriamo per rimanere in alto, non siamo lì per caso. Dobbiamo restarci anche se non sarà per niente facile. Scudetto? Adesso non ha senso parlare. Se però a cinque giornate dalla fine ci trovassimo ancora lì…».
ROMA – «Quando sono arrivato ero reduce da un infortunio, ora però mi sento bene e cercherò di dare il massimo alla squadra. Sono stato accolto benissimo non vedo l’ora di ricambiare. Quando ho scelto la maglia non sapevo di questo collegamento con la storia di Biancaneve e i nani, in portoghese il titolo è diverso. Ma quando l’ho scoperto la cosa mi ha divertito tanto». E su Simone Inzaghi, il tecnico che sta confezionando un vero e proprio capolavoro biancoceleste: «Ha tutto per diventare un grandissimo tecnico. È completo, ma la cosa che mi colpisce di più è come riesce a motivare ogni singolo calciatore per ciascuna partita».
DERBY – E’ ufficialmente scattato il countdown per la stracittadina, la gara più attesa di Roma: «È da quando sono arrivato che non mi parlano di altro. Ho vissuto i derby a Manchester, Lisbona e Istanbul, ma quello di Roma mette i brividi. Macheda già me ne parlava ai tempi dello United»