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Lazio, Panico: «Ora si vuole vincere a tutti i costi. La forza sono le seconde linee»
Lazio, le parole dell’ex calciatrice e attuale mister dell’Italia Under 15 sui biancocelesti ai microfoni di Lazio Style Radio
Questa Lazio fa veramente sognare e la vittoria in rimonta contro l’Inter ha alimentato le speranze per qualcosa di davvero grande: lo scudetto. Prossimo step sarà il Genoa di Nicola e la squadra di Inzaghi sarà impegnata allo stadio Marassi domenica 23 alle ore 12:30. A parlare del momento dei capitoli c’è Patrizia Panico, ex calciatrice e mister dell’Italia Under 15 che ha detto la sua ai microfoni di Lazio Style Radio:
«È cambiata la mentalità, il voler vincere le partite a tutti i costi. Credo che Milinkovic si esalti nelle partite più difficili, contro avversari più forti, più fisici, contro avversari in cui la qualità fa la differenza. Credo che qualcosina sia cambiata, ma c’è stata un’evoluzione. Non penso a schemi fini a se stessi, alla partita successiva. Bisogna considerare il percorso fatto da Simone Inzaghi con i ragazzi. Milinkovic aveva un altro modo di giocare, sicuramente più offensivo. In questa crescita, è riuscito ad essere uno tra i più grandi recuperato di palloni. Chi l’avrebbe mai detto? Genoa? È sempre un avversario fastidioso, Marassi è uno stadio difficile, molto caldo, anche se ci saranno tantissimi tifosi biancocelesti che seguiranno la squadra. C’è l’ex di turno che ogni volta ci deve dar fastidio, è un gruppo alla ricerca di punti per la Salvezza. Ha più cattiveria rispetto alla Sampdoria”.
E sull’assenza di Acerbi dice:
«Il grande merito di Inzaghi è proprio quello di aver coinvolto tutti, senza intaccare il valore globale della squadra. Jony è solamente l’ultimo esempio. Adesso, in questo momento, il coinvolgimento delle seconde linee è quell’arma in più della Lazio. Una delle più grandi vittorie di un allenatore è proprio questa, avere l’intero gruppo a disposizione, nel vero senso della parola. Questa cosa la sto vedendo solamente nella Lazio. Rivali? La Juventus ha comunque sempre qualcosa in più, è costruita da diverso tempo per vincere. Credo che la Lazio, però, non debba porti limiti. Lo sanno tutti, l’ambiente, i tifosi, i giocatori in campo. L’Inter non mi convince sotto il profilo del gioco e dell’appartenenza alla maglia. Ci metto dentro anche l’Atalanta, sta confermando anche in Europa di essere una tra le squadre più in forma».