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Lazio, perché non punti più sulla Primavera?

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La Primavera biancoceleste ha avuto il suo periodo di massima espressione anni fa, forgiando giocatori di qualità. Ora non è così e dispiace

Vedendo la squadra di Menichini perdere contro l’Inter settimana scorsa, tra il malumore generale, si torna a pensare con malinconia quando la Primavera laziale dettava legge in tutti i campi d’Italia.

Gli anni tra il 2013 ed il 2015 sono stati i più belli per la squadra giovanile della Lazio: uno Scudetto, due coppe Italia ed una Supercoppa Italiana. Oltre ai trofei, quella Lazio era piena di campioncini che, nel corso degli anni, hanno calcato campi importanti. Si ricordano in primis: Strakosha, Cataldi e Guerrieri, attualmente in forza nella prima squadra, Keita che dopo un periodo in biancoceleste ha vestito le maglie di Inter e Monaco, e Murgia, trasferitosi alla Spal dopo averci regalato la Supercoppa Italiana contro la Juventus all’ultimo minuto. Altri ragazzi di quell’epoca, essendo ancora giovani, ora giocano in pianta stabile in molte squadre di Serie B. Pensando a tutto ciò e paragonandolo ai risultati odierni, tra una lacrima e l’altra, il dubbio più ricorrente è: perché non tornare a puntare sul settore giovanile per poi fortificare la prima squadra o fare plusvalenze importanti? Il dubbio al momento rimane, con la speranza che la Lazio Primavera possa tornare a dominare i campi italiani.

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