Champions League
Lazio, al debutto col Dortmund ci mancava solo Haaland
All’Olimpico la Lazio debutta contro il Dortmund della baby stella Haaland.
Sembra quasi un lusso questa Champions, la Lazio può permetterselo? L’entusiasmo di rivedere un palcoscenico così importante, 13 anni dopo, cozza con un mercato arruffato ed un inizio di campionato che si trascina tutte le scorie post lockdown. Quella squadra è la stessa, ma sembra avere un blocco sia fisico che psicologico. Inzaghi da mesi sta provando a farle ritrovare la fiducia e il gioco, ma l’ultimo ko contro la Sampdoria ha generato ulteriore sconforto. Dunque non resta che sperare in una riscossa questa sera in Champions. Anche se sarà tutt’altro che semplice contro un avversario cosi tosto come il Borussia Dortmund. Attuale terza forza del campionato tedesco, coi gioielli Sancho e Haaland pronti al decollo. Un 3-4-2-1 esaltato dalla spunta sulle fasce di Meunier e Guerreiro, il peso specifico di Witsel e la qualità del baby Bellingham. Per fortuna almeno i precedenti del tecnico Favre coi biancocelesti (tre sconfitte e un pareggio in Europa League) forniscono un appiglio positivo. Tutto è possibile in uno scontro secco, Inzaghi ha studiato il Dortmund nel dettaglio, ma deve eliminare distrazioni letali. Cosi scrive l’edizione odierna de Il Messaggero.