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Lazio-Roma, il gol di Klose mette ancora i brividi: il racconto che vi riporterà a quel derby – VIDEO

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A distanza di sei anni i brividi sono sempre gli stessi: ecco il racconto che vi farà riprovare le emozioni vissute al gol di Klose

I tifosi più appassionati hanno segnato il 16 ottobre in rosso sul calendario. Per i meno attenti ci ha pensato la società biancoceleste a ricordare l’evento accaduto esattamente sei ani fa. La stracittadina Lazio-Roma veniva decisa all’ultimo respiro da Miroslav Klose. Una rete che mise fine all’incubo dei tifosi laziali e portò in cielo un intero popolo. Come poter mai dimenticare le emozioni di quella fantastica serata? Con questo breve racconto proviamo a farvi rivivere l’apoteosi del gol:

Non ricordavo neanche quando avevamo vinto l’ultimo derby. Forse era accaduto una vita prima. E anche quel Lazio-Roma era iniziato malissimo. Osvaldo fece 0-1 neanche entrammo in campo. Già l’ansia era scomparsa, aveva fatto spazio alla classica sensazione di delusione. Ma qualcosa di diverso si avvertiva nell’aria. Come una sorta di premonizione. Sarà stato che in attacco avevamo l’artiglieria pesante. Non lo so. Successe che nel secondo tempo Brocchi fece quel che tutti avrebbero fatto. Minimo contatto con Kjear e volo in area. «È rigore: Hernanes alla battuta… uno a uno!». Un’esplosione di emozioni positive, mischiate a ricordi poco graditi, mi assalì. Forse era finalmente arrivata la volta buona. «La squadra spinge adesso. La Nord è una bolgia infernale». Io quella sensazione la sentivo ancora, continuavo però a tenerla dentro di me. Ecco poi: «Calcio d’angolo, stacca Klose… traversa! Non va, non entra quella maledetta palla». Non potevamo pareggiare, la Roma non c’era più in campo, come un pugile all’angolo che attende solo di ricevere il colpo del ko. Allora Daje. Non passò molto: «Mauri lancia Cissè, tiro al volo, bolide a mille migliaia di Km/h, tutti si alzano in piedi… Palo! No, non può essere vero. Vuoi vedere che non vinciamo manco stavolta?». E cosi scorrevano i minuti, la rassegnazione iniziava a farla da padrone. Giusto l’ultimo brivido in area nostra, ci fece capire che era meglio accontentarsi. Invece no, perché al ’93 accadde l’incredibile. «Matuzalem, dentro per Klose… GOOOOL. GOOOOOL! Oddio Klose. Oddio Miro. Proprio Miro. Il papà di Roma. La Lazio ce l’ha fatta, ce l’abbiamo fatta». Incredibile. Tutti sotto la Curva. Biava, Dias. C’era pure Reja in quell’abbraccio gigantesco che comprendeva un milione di persone. Chi piangeva, chi pregava. Qualcuno ancora non credeva ai propri occhi. Ma stavolta era tutto vero, tutto “mannaggiachisoio” vero. «Papà, non te l’ho detto. Ma me lo sentivo che sarebbe finita così».

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