Editoriale
Lazio, rosa corta e non all’altezza? La solita “favoletta” creata da una comunicazione sempre ostile e destabilizzante
Rosa corta e poche alternative? Il derby della Capitale non ha detto questo, anzi, ha ribaltato i giudizi sulle due squadre della città
Derby giocato e stravinto. La Lazio supera la Roma e si prende le copertine dei giornali. Per non parlare dei tg sportivi, che inevitabilmente aprono parlando della stracittadina romana. Evento eccezionale questo per i biancocelesti, continuamente ignorati per larghi tratti della stagione dagli organi di stampa, o attaccati quando c’è qualche “caso” da cavalcare, vedi la vicenda degli adesivi di Anna Frank. Una delle più grandi “favolette” raccontate negli ultimi anni, viene smentita dal risultato del derby, soltanto l’ultimo indizio prima di confermare la prova. Lo ha ammesso anche De Rossi, sicuramente più onesto intellettualmente di chi viene pagato per commentare ed esprimere giudizi imparziali.
GIUDIZI – Alzi la mano chi ha mai sentito, oppure letto che la Lazio sia più forte della Roma? La risposta è semplice e scontata: nessuno, perchè mai nessuno l’ha detto e mai nessuno l’ha scritto. Colpa di una comunicazione sempre ostile e in grado di partorire giudizi sistematicamente faziosi e a senso unico. Dopo la premessa, passiamo al pratico. Da diversi anni, ogni volta ai nastri di partenza la Lazio non viene definita al livello delle competitor, poichè giudicata da tutti agli addetti ai lavori, non all’altezza delle altre nella lunghezza della rosa. Ok, quindi la Roma, che senza Manolas sarebbe in grado di perdere anche con una squadra di Serie B, sarebbe superiore alla Lazio perchè Jesus e Marcano sarebbero più forti di Luiz Felipe e Wallace? Badelj chiuso da Leiva, Milinkovic, Luis Alberto, Parolo, avrebbe avuto lo stesso minutaggio fino a questo momento se fosse stato sull’altra sponda del Tevere? Domande lecite a cui soltanto dopo un derby a senso unico, qualcuno sta iniziando a dare qualche timida risposta. D’altronde è facile attaccare la Lazio, quando anche parecchi tifosi della stessa, non perdono occasione per criticare ogni giocatore, ogni campagna acquisti. Parlare bene della Roma e esaltarla al punto tale di farla sembrare un esempio da seguire, è l’esercizio più semplice in una città troppo spesso poco equilibrata nei giudizi.
TIFOSI – Anche qualche tifoso biancoceleste ora sta aprendo quegli occhi, chiusi da chi ogni giorno prova a confondergli la realtà con articoli, trasmissioni e servizi, a dir poco destabilizzanti. La Lazio viene sempre dipinta come ciò che non è, ma sta ai tifosi stessi non farsi abbindolare e schierarsi al fianco della propria squadra. Criticare Tare, Lotito, Inzaghi, i calciatori, considerati troppo presto inadeguati, è un assist a porta vuota servito a chi non aspetta altro che colpire. La Lazio è forte anche se non ve lo dirà nessuno. La Lazio è più forte della Roma, è stata costruita meglio e gioca meglio. «La Roma potenzialmente è inferiore solo alla Juve». «La lotta al quarto posto per la Roma non è esaltante, meriterebbe di più». «La Roma sta giocando male ma ha tante potenzialità e margini di miglioramento». Quante volte avete sentito o letto queste frasi? Tante, troppe, tant’è che sarebbe meglio trovare qualcosa di più originale, soprattutto dopo le varie umiliazioni stagionali, ultima solo in ordine cronologico ma non d’importanza quella di sabato. «La Lazio ha la rosa corta», ma alla Roma basta un problema gastrointestinale di Manolas per andare in tilt. La Lazio ha Badelj in panchina, ma la Roma spende 30 milioni per N’Zonzi ed è ancora dipendente da De Rossi, a breve 36enne. Kolarov che da due anni non ha una riserva. La Lazio vince il derby senza Immobile e Parolo, due colonne portanti degli ultimi anni, ma soprattutto lo vince grazie a Caicedo, Correa, Cataldi e alla prova sontuosa di Bastos. Questi sono titolari o riserve? Laziali cari, non fatevi nascondere la realtà così facilmente. La Lazio è forte, ha la panchina lunga, può ancora vincere un trofeo e arrivare in Champions. Queste cose, che suonano come una voce fuori dal coro non le sottolineerà nessuno perchè è troppo comodo ammazzare la Lazio ed esaltare la Roma. Per fortuna il campo, continua a dire un’altra cosa. Anche perchè, quello è il giudice di tutto. Il prato verde non mente mai. Almeno quello…