Campionato
Lazio, con il Sassuolo la vittoria delle tre R: reazione, rimorsi e rimpianti
Una vittoria importante quella ottenuta dalla Lazio contro il Sassuolo. Reazione post derby, ma anche tanto altro…
Tre punti che contano quelli ottenuti dalla Lazio contro il Sassuolo. I biancocelesti venivano da due settimane tutt’altro che semplici. Le scorie del pesante ko nel derby contro la Roma erano ancora più vive che mai. Ma, in un Olimpico a dir poco deserto, gli uomini di Sarri sono tornati a indossare l’abito elegante, provando a mettersi definitivamente alle spalle la stracittadina e a rilanciarsi nella corsa per un posto in Europa.
R COME REAZIONE – La vittoria contro i neroverdi può davvero ruotare tutta attorno a una semplice lettera: la R. Infatti ciò che ci si aspettava di più era senza alcun dubbio una reazione. E quest’ultima c’è stata. Dopo qualche balbettio iniziale, la Lazio si è mostrata padrona del campo, aggredendo alto l’avversario, costringendolo all’errore e mettendo in mostra delle ottime trame di gioco. Unica pecca l’aver sprecato troppe occasioni da gol. Una mancanza che ha tenuto comunque la partita in bilico fino all’ultimo. La prestazione però è stato di livello ed è questo ciò che conta.
R COME RIMORSI E RIMPIANTI – Ma è proprio vedendo il modo di stare in campo e l’attivazione avuta dalla Lazio ieri che non ci si può non volgere verso il passato più recente. Con questa determinazione, con quest’atteggiamento e con questa concentrazione il derby sarebbe molto probabilmente stato del tutto diverso. In realtà però la squadra vista contro la Roma non è stato altro che la replica perfetta di quanto visto già in altre partite in stagione: Bologna, Verona, Napoli e MIlan, giusto per fare qualche esempio. Il ko con i giallorossi però ha fatto più rumore per il peso del match. Impossibile dunque non avere rimorsi e rimpianti, soprattutto sentendo le parole di Sarri nel pre e nel post partita. Un’assenza di carica emotiva sarebbe stata alla base del tonfo nella stracittadina. Un qualcosa di imperdonabile e che fa capire come in casa biancoceleste ci sia da lavorare in primis sulla testa e sul carattere. Perché, dal punto di vista tecnico e tattico, come dimostrato anche ieri, la squadra è sul pezzo. Troppo spesso però sembra vittima dei suoi alti e bassi e suoi limiti. Alti e bassi e limiti che rischiano di rendere inutili ed effimeri i tanti passi in avanti fatti in questi mesi.