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Lazio, shock retroguardia: la difesa fa acqua e Leiva da solo non può più proteggerla
Prosegue il trend negativo in relazione alla retroguardia biancoceleste: 2 gol incassati in media a partita sono troppi per quella che prima del lockdown era la miglior difesa di A
Dieci gol incassati in cinque partite dalla ripresa, il primo tiro in porta del rivale va sempre in rete. Alla Lazio era successo anche ieri a Lecce, ma il VAR ha annullato un capolavoro di Mancosu per fallo di mano. Fragile e impotente, vittima di errori individuali (Patric marca Babacar a due metri di distanza in occasione del gol dell’ex Fiorentina, Acerbi perde completamente Lucioni sul raddoppio salentino) e poco protetta da un filtro a centrocampo che non può passare per Leiva e Cataldi, ancora in ritardo di condizione. Fatto sta che quella che si era contraddistinta come la miglior difesa d’Italia ha iniziato a ballare pericolosamente e nelle prossime sfide dovrà vedersela con attacchi forti e qualitativi, in primis quello del Sassuolo.
Se la scarsa verve degli attaccanti appare lampante, i blackout difensivi rappresentano forse meglio di ogni altra circostanza i problemi fisici e mentali della squadra capitolina. Con la lunga squalifica di Patric in arrivo toccherà a Luiz Felipe e Bastos far rifiatare Radu e affiancare Acerbi nelle prossime sfide e regalare una nuova stabilità ad un pacchetto arretrato ultimamente nervoso e in palese difficoltà.