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Lazio, De Angelis: «Il 2-1 lo abbiamo meritato. Milinkovic e Correa fantasmi. Servono decisioni drastiche»
Dopo la brutta sconfitta subita sul campo della Spal, arrivano le critiche alla Lazio di Inzaghi. A fare un’analisi di ieri, anche Guido De angelis
La Lazio si lecca le ferite, uscita con una pesante sconfitta dal campo di Ferrara. La Spal piega ancora una volta la squadra di Inzaghi e, all’indomani della disfatta, i commenti dell’ambiente non sono clementi. Sulle frequenze di Radiosei, la critica di Guido De Angelis: «Giornata non facile. Spero di essere chiaro. Non possiamo accontentare tutti. Ci si aspetta che uno debba insultare. Siamo a metà settembre, la Lazio era partita benino. Una vittoria bella a Genova e una bella frenata nel derby. La Sampdoria in questo momento è una squadra molto facile da battere, ma uno 0-3 era tanta roba. Arriva la Roma. La Sampdoria ci illude, quella gara ci fa tornare indietro ai fantasmi del passato. Una squadra che non riesce ad ammazzare l’avversario. Tanti rimpianti per una frenatina. Una Roma così difficilmente la incontri di nuovo dopo. Non è sfortuna quando non riesci a prendere la porta. Poi la SPAL. Noi sapevamo che questa partita sarebbe stata difficile. Volevamo capire quanto la Lazio sarebbe diventata concreta. Anche nei primi minuti si capisce che la squadra di Ferrara ha paura. Arriva il rigore sacrosanto e la Lazio va in vantaggio. Non si riesce però a fare il benedetto secondo gol. Tutti fanno bene, tutti gli effettivi. Se uno ora apre i social e i messaggi trova di tutto».
RESPONSABILITà – «Io, in questo di partita, me la prendo con la squadra. Dei giocatori che non riescono a capire che hanno la possibilità di mandare la SPAL ko, anche in funzione di quanto detto prima, ti fanno capire che gigioneggiano troppo. Più scorreva il tempo, più il timore l’avevo. La Lazio reggerà questi ritmi con quella temperatura? Notiamo che cala la brillantezza. Non solo per andare in porta, ma la manovra stessa risulta lenta. Pronti-via, quella formazione ci sta. Patric oggi se lo nomini… Ma non è colpa di Patric. Lui esce con la Lazio che sta vincendo. Vero pure che Patric esce per un’ammonizione non di categoria. Poi il dilemma è “perché non Bastos?”. Strakosha nel primo tempo ha messo a terra solo palloni per rinviare. Possibile che questa squadra cali di concentrazione così? Le partite si possono anche gestire, vedi l’Atalanta ieri che aveva subito un rigore inventato e ha comunque reagito. Noi le partite non possiamo vincerle 0-1? Come hanno fatto Inter e Milan? Lasciamo perdere Roma-Sassuolo, che gli emiliani hanno aperto subito le acque. Secondo appunto. La Lazio ha 30 minuti di tempo per segnare ancora dopo l’1-1. La Lazio è questa, fisiologicamente. Le rimonte non le ha mai fatte. Se va sotto è finita. Ma le mezze rimonte? Neanche quelle? Niente, eravamo leziosi oltre che essere stanchi. A forza di adattare poi calciatori avevamo perso la quadratura. Ma Cataldi non era il sostituto di Leiva?».
IL CROLLO – «Vabbè, storie che non servono. Io questa sconfitta la vedo molto più grave di tante altre. Non credevamo mai che la Lazio crollasse in questo modo. Il 2-1 arriva anche con la difesa totalmente sbilanciata. Ma non si può andare avanti se le gambe non girano. Paradossalmente meglio allora aspettarli noi. Parolo deve ragionare dopo aver corso come un pazzo. Ma è normale? Possibile che non c’è qualcuno al centro che fa riflettere gli altri? La Lazio era fastidiosa, irritante. La SPAL ti dava invece la sensazione di diventare più pericolosa, anche perché tu hai anche qualcuno stagionato. Il 2-1 l’ho sempre pensato. Non creavamo più. E questo è grave. Ce lo siamo meritati quel 2-1, abbiamo fatto cose sciocche. Milinkovic è un fantasma. Ma l’avete visto? Lo stesso Correa. Tutti hanno mollato, non era più questione di singoli. O non hanno motivazioni, o il 3-5-2 è un problema per alcuni calciatori. Non prendiamocela neanche con Vavro. Qui bisogna prendere decisioni drastiche, fino ad arrivare al ritiro. La società anche, basta parlare di Ferrari, Scudetto, etc. La gente si arrabbia anche di più. La Lazio è una buona squadra che deve crescere molto e mangiare tante pagnotte».
INZAGHI –«Inzaghi lo ha detto. Rischiamo di avere uno di quei campionati che può diventare peggiore di quello scorso. Attenzione, bisogna capire se Inzaghi ha in mano la squadra, se la società ha individuato qualcosa che non conosciamo, se i giocatori gradiscono il modulo. Ditevi tutto quello che notate, perché se vi nascondete fra di voi, si rischia grosso. Io ieri ho fatto una cosa mai successa. Al 2-1 della SPAL ho pensato “ve lo meritate”. Come dare uno schiaffo alla donna che ami e poi te ne penti. Salisburgo e altre gare fanno male, ma quella di ieri ti dà la sensazione è che non cambierai mai. Penso a giovedì e penso che non me ne frega niente, ed è brutto. Occhio».