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Lazio, spazio a chi è stato “dimenticato”. Può essere il momento di Morrison

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Pioli lo ha ripetuto spesso nel corso di questo anno e mezzo sulla panchina della Lazio: “Dietro ogni problema, c’è sempre un opportunità”. È un po’ la sua filosofia, applicabile sia in contesti generali che nel calcio in particolare. In questo ambito la sua Lazio ne sta vivendo uno bello di grosso di problema. È stato lo stesso tecnico ad ammetterlo, alzando un’insolita ma sacrosanta bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo: “Inutile illudersi, il quinto posto non è più raggiungibile”. Servirebbe un cataclisma, in effetti, per permettere alla squadra biancoceleste di conquistarsi un posto in Europa passando per il piazzamento finale in questo campionato. Un bel problema per chi era partito da terzo della classe, con l’ambizione di disputare almeno la fase a gironi della Champions League.

PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI MORRISON – Alla luce di questa condizione non sarà semplice nemmeno per lo stesso Pioli scovare l’opportunità celata dietro questa grana. Una di queste, forse, può essere la possibilità di dare spazio a chi non l’ha avuto per niente (o quasi) in questa stagione. Perché pur essendo la Lazio la seconda squadra in Italia ad aver fatto giocare più uomini (20) per almeno 800 minuti – solo l’Inter a 21 ha fatto meglio – ce ne sono 4 che non hanno nemmeno superato quota 180 (quindi 2 partite complessive): si tratta di Ravel Morrison (152), Gabarron “Patric” (88), Edson Braafheid (14) e Guido Guerrieri (0). Per quanto riguarda la situazione del 32enne terzino olandese c’è ben poco da scoprire: a fine stagione gli scadrà il contratto ed è praticamente impossibile che gli venga rinnovato, sebbene gli fosse stato proposto solo un mese fa a patto che avesse accettato di andare in prestito alla Salernitana. Per quanto riguarda gli altri tre, invece, questo anonimo finale di campionato può rappresentare l’occasione di conquistare finalmente la fiducia di Pioli. Il centrocampista inglese è stato a un passo dalla cessione nell’ultima sessione di mercato: lui avrebbe preferito tornarsene in Inghilterra, la Lazio però era più orientata a un prestito in Italia. Due esigenze che non hanno trovato un punto d’incontro e che hanno lasciato la questione nello stallo che l’ha caratterizzata per tutta la stagione. Ma il club continua a puntare molto su Morrison, c’è la forte convinzione che sia un potenziale “craque” e, nonostante i problemi caratteriali confermati anche nel corso degli ultimi mesi, si vuole aspettare ancora un po’ prima di separare le strade. La speranza è che il 23enne ex West Ham si sblocchi e che, soprattutto, Pioli gliene dia la possibilità facendogli giocare più di qualche scampolo di gara.

PATRIC E GUERRIERI, LARGO AI GIOVANI – Non ci sono problemi di questo tipo per Patric, ex capitano del Barcellona B che compirà 23 anni ad aprile. Pur restando sempre fuori per scelta tecnica, lui non ha mai creato alcun problema e anzi, come testimonia la sua presenza costante sui social network, non ha mai perso il sorriso. Anche su questo fronte la società si aspetta un’accelerata importante, per valorizzare l’acquisto estivo arrivato a parametro zero. Infine c’è la situazione dell’estremo difensore Guido Guerrieri, talento puro 20enne promosso la scorsa estate dalla Primavera di Simone Inzaghi, ma che ancora non è riuscito nemmeno a togliersi la soddisfazione di esordire in prima squadra. Ha trascorso la stagione da terzo portiere dietro Marchetti e Berisha, accumulando più che altro un’esperienza visiva, vivendo gli allenamenti con i grandi e adattandosi ai loro ritmi. La prossima stagione andrà a farsi le ossa in prestito da qualche parte (stesso procedimento utilizzato per Strakosha, girato provvisoriamente a Salerno), ma visto che è quasi certa la partenza di Berisha (in tal senso va letto l’acquisto di Kalinic dall’Hajduk per luglio) e che Marchetti – così come Matri – non ha ancora recuperato dall’influenza che gli ha fatto saltare la partita con il Sassuolo, allora la sfida di domenica prossima a Torino potrebbe essere una bella occasione per testarlo in palcoscenici diversi dal campionato Primavera. Sperando magari che possa nascere una nuova favola sullo stile di Donnarumma del Milan. E allora sì, che questa, così come quelle legate a Morrison e Patric, potrebbe diventare l’opportunità dietro il problema…

 

Marco Ercole – Repubblica.it 

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