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L’ex Stankevicius: «La Lazio il punto più alto della mia carriera. Quel 26 maggio…»
Marius Stankevicius, ex giocatore della Lazio, è tornato a parlare della sua esperienza capitolina con l’Aquila sul petto
Durante la trasmissione «65 e mezzo, il Fantacalcio in TV» sul canale Italia Sera, è intervenuto Marius Stankevicius, per parlare del suoperiodo vissuto all’ombra del Colosseo con la maglia della Lazio, ma anche del suo presente da allenatore:
«Ora sono con la nazionale lituana, sono allenatore in seconda della squadra maggiore e allenatore dell’Under 17. Ho iniziato quest’anno, son i primi passi, sto preparando l’inizio di questo percorso. La Lazio è stata il punto più alto della mia carriera in Italia, poi anche la mia esperienza in Spagna con Valencia e Siviglia. A Siviglia ho giocato gli ottavi di Champions League e vinto la Coppa del Re, a Valencia uguale: abbiamo giocato la Champions League e fatto un grande campionato. Poi ovviamente la vittoria della Coppa Italia del 2013 con la Roma, quello era il top di tutti i tempi».
IMMOBILE – «Considerando il campionato attuale chi ha fatto un salto in avanti è stato Ciro Immobile, perché fa un lavoro incredibile e tantissimi gol, come solo i campioni sanno fare. Io penso però che il lavoro di quadra sia più importante di quello dei singoli. Per questo vorrei fare i complimenti quanto alla Lazio così che all’Atalanta che stanno facendo un campionato incredibile»
LAZIO – «Non mi aspettavo la Lazio così in alto, così come il Napoli così in basso. Quello della Lazio è un lavoro a lungo termine, perché non è da ieri che ha iniziato ad avere questa squadra. Ha mantenuto un equilibrio giorno dopo giorno che le ha permesso di fare questo. E non è solo un giocatore che fa la differenza, ma tutta la squadra. È questa la bellezza di questo percorso, un lavoro che sta pagando e che permette alla squadra biancoceleste di stare lassù».