Lazio, un gruppo che non c’è più: tra malumori, rinnovi e una Champions sfumata

Una Lazio irriconoscibile quella vista contro il Milan e ancora una prestazione inguardabile dopo i pesanti ko contro Napoli, Chievo e Atalanta. L’ultima Lazio vista in campo non si può definire neanche una vera squadra. Il Corriere dello Sport, analizza il momento nero dei biancoclesti e perchè quel gruppo che si è visto nella scorsa stagione non esiste più. Si parte dalla sfuriata del presidente Lotito, ma la domanda sorge spontanea: la società si è mai messa in discussione? No. Quando si apre una crisi è sempre colpa dei giocatori o delle scelte dell’allenatore. Ma ogni anno ci sono sempre casi da fronteggiare e malumori da contenere. Questo significa che deve crescere prima la società. Il caso di questa estate si chiama Lucas Biglia: il giocatore aveva ricevuto diverse offerte e per trattenerlo gli è stata affidata la fascia di capitano. Una mossa che non è stata gradita all’interno dello spogliatoio e più ‘anziani’ come Radu e Candreva ci sono rimasti male. Poi c’è ancora chi aspetta la sua prima occasione: Ravel Morrison sta diventando un vero Mister X. Da società e allenatore viene etichettato come un fuoriclasse, ma in campo i suoi colpi non si sono visti, anche perchè Pioli in questi primi mesi non lo ha neanche preso in considerazione. La Lazio ha tantissimi esterni offensivi e per l’inglese non è semplice, mentre in mediana gli uomini scarseggiano. Forse serviva un maggior equilibrio nella composizione della rosa. Poi c’è Lulic che dopo un inizio di stagione disastroso ha ricominciato a correre dopo che è stato criticato duramente. Il bosniaco ha il contratto in scadenza nel 2017 e chiede un aumento. Anche la situazione di Marchetti è tutta da decifrare: il portiere non ha ancora raggiunto un’intesa per il rinnovo e a febbraio potrà già firmare con un altro club per la prossima stagione. Tutte queste situazioni si sarebbero potete risolvere prima in caso di accesso alla Champions League. Purtroppo alla BayArena è finita male e da quella sera qualcosa è cambiato.