La risposta delle 'riserve': «La Lazio non ha una rosa corta» - Lazio News 24
Connettiti con noi

Editoriale

La risposta delle ‘riserve’: «La Lazio non ha una rosa corta»

Pubblicato

su

L’analisi di Hellas Verona-Lazio, partita vinta dalla squadra di Inzaghi per 3-0 grazie alla doppietta di Immobile e al gol di Marusic

Tanta emergenza, troppi infortuni, poche soluzioni. Niente paura – «Mi inventerò qualcosa» – così Simone rassicura tutti. Patric nei tre di difesa insieme a Luiz Felipe, un brasiliano di soli 20 anni che si diverte a fare il de Vrij. Tra le piacevoli sorprese la garanzia si chiama Stefan Radu, impeccabile nelle prime partite stagionali. Retroguardia improvvisata, ma mai impensierita. L’unico sussulto arriva su punizione, quando Strakosha mette il mantello e sfida le leggi della fisica. La vittoria del gruppo, di quei calciatori che anche se poco utilizzati, hanno continuato ad aspettare il loro momento in silenzio. La vittoria del mister, che di quel gruppo ha la piena fiducia. Non era scontato avere risposte positive da ragazzi quasi ai margini del progetto tecnico come Patric, o da chi la Serie A l’aveva assaggiata solo per 20 minuti come Luiz Felipe. Ora ci sono altre due partite in cui Inzaghi avrà gli uomini contati in difesa. L’emergenza resta, ma questo allenatore sembra azzerare le qualità tecniche dei propri giocatori, facendoli rendere tutti allo stesso livello. Quello che tocca trasforma in oro. Non sarà mago merlino, ma di magie ne ha già fatte tante. E quante ne farà ancora…

UN MURO – Difesa ok, ma i meriti vanno divisi con tutta la squadra, in modo particolare con il centrocampo. Con l’acquisto di Lucas Leiva, la Lazio ha rinforzato molto la zona mediana, rinunciando alla qualità per inserire muscoli. Il tanto filtro fatto davanti la difesa, permette ai tre dietro di non andare mai in difficoltà. Non importa chi giochi, se de Vrij o Luiz Felipe, quando la retroguardia è ben protetta tutti fanno bella figura. Una mano arriva anche dal reparto offensivo con Immobile e i due trequartisti sempre dietro la linea del pallone. Tutti corrono, tutti si aiutano, tutti si sacrificano. Dai centrocampisti, agli esterni, fino agli attaccanti. Una squadra che si diverte e pratica un gioco corale, come fosse un’orchestra. La creatura messa su da Inzaghi continua a stupire, anche senza 6/7 titolari. Non contano gli uomini, ma l’atteggiamento. La Lazio vuole restare lassù, dove oramai staziona stabilmente da più di un anno. I biancocelesti non soffrono di vertigini e non vogliono perdere terreno da quelle davanti. Blindare la qualificazione ai sedicesimi di Europa League e vincere con il Sassuolo: questi i prossimi ostacoli da superare. Poi ci sarà la sosta, accolta come un toccasana per l’infermeria laziale, che conta di svuotarsi prima del big match del 14 ottobre con la Juventus. Lì la Lazio sarà attesa dall’ennesimo esame di maturità, ma gli ostacoli più son grandi più c’è soddisfazione nel superarli. E questa squadra non sembra aver timore difronte a nessuno. Per info chiedere proprio ai bianconeri…

IMMOBILE DA RECORD
– «Per lui ho finito gli aggettivi» – così parla il mister. Non si ferma più Ciro: 8 gol nelle prime 6 giornate. Come Signori e ad un passo di Piola che ne mise a segno 9. Immobile entra di diritto nella storia della Lazio a suon di record, abbattuti di domenica in domenica. «Mi sorprende di lui lo spirito di appartenenza» – con queste parole Inzaghi descrive il suo bomber. L’impressione che trasmette all’esterno è quella di un giocatore cresciuto nel settore giovanile biancoceleste con almeno 10 anni di militanza in prima squadra. Sente la Lazio casa sua e in campo testimonia il suo amore per la maglia. Nella Capitale è rinato, proprio grazie a Simone che un anno fa bloccò la trattativa per Enner Valencia e chiese a Tare di prenderlo. Di questa squadra oltre ad essere il bomber è anche il leader, nonché uno dei tre capitani insieme a Lulic e Parolo. Soltanto un fenomeno assoluto come Dybala gli sta negando la gioia di vedere tutti dall’alto nella classifica cannonieri. A quelli in Serie A vanno aggiunti i due in Supercoppa, più uno in Nazionale e uno in Europa League. In totale fanno 12 e siamo ancora a settembre… Con la partita di ieri è arrivato a 49 presenze con la Lazio che diventa la squadra con cui ha disputato più gare in carriera. 37 sono i gol totali per un cecchino che vuole salire sempre più in alto insieme alla squadra. Roma è casa sua, le sue figlie amano Olympia, lui la Lazio. I tifosi stravedono per lui e sperano di vederlo per tanto tempo indossare la magli biancoceleste. Prima la ‘J’ per Jessica, poi la dedica ai tifosi. In ogni suo gol c’è racchiuso tanto amore. 37 e tanti altri ancora. Cirù, la Lazio è casa tua.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Lazio News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 46 del 07/09/2021 Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a S.S. Lazio S.p.A. Il marchio Lazio è di esclusiva proprietà di S.S. Lazio S.p.A.