2014

Lazio-Verona, il doppio ex Oddo: “La squadra di Reja andrà in Europa”

Pubblicato

su

Massimo Oddo, doppio ex di Lazio e Verona ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna de Il Messaggero

Per Massimo Oddo questa è una partita sempre molto particolare…
“Beh sì, con la maglia gialloblù sono arrivato in A, poi con la maglia biancoceleste altra storia, da lì è partito tutto”.

Arrivo nella Capitale nel 2002, era la Lazio di Cragnotti.
“Un salto incredibile, una Squadra fantastica. Su di me c’erano Milan, Juve, Inter e Roma, ma io scelsi la Lazio. L’arrivo fu a luglio, ma firmai a febbraio con Massimo Cragnotti che venne fino a Verona. Nessun rimpianto anzi, più mi guardo indietro e più sono felice e fiero della scelta che presi”.

Non fu proprio fortunatissimo, la grande Lazio stava per sparire.
“Arrivai con Cragnotti, poi ci fu il periodo Baraldi e Lotito. Sono legato a tutte le squadre con cui ho giocato, ma Milan e Lazio mi sono rimaste dentro. Con i rossoneri ho vinto tutto, con i biancocelesti sono diventato grande, capitano e arrivato in Nazionale: ho vinto la Coppa del Mondo ed è il club con cui ho giocato di più. A Roma c’è un pezzo del mio cuore, non ci sono dubbi. Sono felicissimo che mi abbiano invitato per la festa del 12 maggio all’Olimpico”.

Che partita sarà quella tra Lazio e Verona?
“Una gara difficile e aperta a qualsiasi risultato”.

Chi si rischia di più?
“La Lazio senza dubbio perchè il Verona è partito per salvarsi e ora si trova a competere per l’Europa League, quindi gioca con tranquillità e spensieratezza, ed è pericoloso. Dalla loro i biancocelesti hanno il maggior tasso tecnico e diverse individualità, ma non per forza bastano per vincere”.

Oddo cosa si augura?
“Con tutto il rispetto per il Verona e per il mio amico Luca Toni, ma spero tanto che a vincere sia la mia ex squadra (Lazio ndr.), confidando che sia un successo importante per arrivare in Europa. E’ fondamentale”.

Sorpreso dal rendimento dei suoi amici Toni e Klose?
“Assolutamente no. Sono ragazzi straordinari che hanno passione e professionalità e quando hai queste doti, hai tutto”.

Differenza tra i due?
“Sono due campioni e bomber di razza. Luca è un caro amico, burlone, il classico uomo spogliatoio. Quello che ha fatto quest’anno è eccezionale e chi si sorprende non capisce di calcio. Miro è un finto antipatico, uno che sta sulle sue e, forse, un po’ permaloso, ma è un uomo eccezionale”.

Klose sostiene che ha visto pochi crossare come Oddo.
“Detto da lui che è un grande fa piacere, diciamo che qualche gol al Bayern gliel’ho fatto segnare … “.

Lavora nel settore giovanile, cosa pensa di Keita?
“Un talento eccezionale, lui rappresenta tutto quello che una grande società deve fare con i giovani. Non c’è altro da fare che fare i complimenti”.

Il ricordo più bello?
“La Coppa Italia con Mancini allenatore e il gol nel derby”.

Exit mobile version