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Lazio senti Novellino: «Mi piacerebbe Balotelli accanto ad Immobile». E sulla Champions…

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Walter Novellino ha analizzato la stagione conclusa dalla Lazio e consiglia alla dirigenza le giuste mosse per centrare la Champions League

La scorsa stagione, la Champions League è sfumata davanti agli occhi di 60.000 tifosi in una cornice di incredulità e delusione. L’obiettivo, quest’anno, è conquistarla e rompere quel digiuno che tiene la Lazio lontana dai grandi campi d’Europa dal 2007. In attesa delle prossime mosse di mercato, Walter Novellino – a Radio Incontro Olympia – ha detto la sua sul prossimo campionato: «La Lazio meritava assolutamente la Champions League ma, Var o non Var, le è stata tolta la qualificazione la possibilità, più che meritata, di parteciparvi. Ero all’Olimpico a vedere Lazio-Inter, quella singola partita ha rappresentato il film di un’intera stagione. Tuttavia, se la dirigenza del club romano riuscisse a trattenere Milinkovic e Felipe Anderson, l’assalto a questo medesimo obiettivo potrà essere completato, anche se il direttore sportivo ha già ampiamente fatto vedere quanto è bravo a scovare i nuovi Milinkovic e i nuovi Felipe Anderson. E chissà se andando in questo caso più sul sicuro, Tare non pescherà Balotelli dal cilindro. Lo vorrei vedere Mario in coppia con Ciro Immobile, con Inzaghi nella Lazio e con Mancini in nazionale».

«Ho allenato Inzaghi a Genova con la Sampdoria. Simone aveva una determinazione, una abnegazione, una sana rabbia che come il fratello Pippo, come Di Francesco che ho avuto a Piacenza o come Gattuso cresciuto a Perugia, lo hanno portato a diventare un grande allenatore, come sta dimostrando alla Lazio. Nelle giovanili biancocelesti già si erano intraviste le sue qualità, fra bel gioco e vittorie, in prima squadra ha compiuto il definitivo grande salto. Insieme a Lotito, che ha avuto il merito oltre ad un pizzico di fortuna nello sceglierlo, insieme a Tare, Inzaghi è la terza eccellenza che la società laziale può vantare».

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