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Lazzari: «Essere alla Lazio è un sogno. Derby? E’ la stracittadina più bella d’Italia»

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Giornata di presentazioni nella sala stampa di Formello, dove i nuovi acquisti della Lazio, Manuel Lazzari ed Andrè Anderson verranno presentati alla stampa

Dopo la conferenza svoltasi nella giornata di ieri di Vavro, oggi è il turno di Lazzari ed Andrè Anderson. Prende parola inizialmente il ds della Lazio Igli Tare: «Presentiamo il secondo nuovo acquisto di questa stagione. Lazzari è un giocatore cercato e voluto già dall’anno scorso, da voi e dai nostri tifosi. Poi alla fine questa favola è diventata realtà e oggi siamo ben felici di presentarlo qui. Ho avuto modo di conoscerlo nei primi giorni di questa stagione e quello che mi ha colpito è stata l’emozione che aveva di indossare questa maglia. E’ una cosa molto bella e molto rara, è una cosa che mi ha fatto piacere. Queste cose fanno la differenza nel calcio di oggi. E’ di poche parole e molti fatti. Arriverà a raggiungere la nazionale con questa maglia».

Inizia la conferenza di Manuel Lazzari:

Come stai? 

Domenica ho preso una botta, però siamo riusciti ad operarmi il giorno dopo. Il recupero è stato abbastanza veloce, non sento più dolore. Giocherò con un tutore, ho già giocato 4 mesi con un tutore. Quindi non è un problema, sono a disposizione.

Salto dalla Spal alla Lazio…

Per me è un grosso salto. Passare dalla Spal alla Lazio non è semplice, farò di tutto per farmi trovare pronto. Non vedo l’ora di iniziare.

Perchè hai scelto la Lazio?

Sono un paio d’anni che sentivo parlare della Lazio e quando me ne parlava il mio agente i miei occhi brillavano. Una società come questa non arriva tutti i giorni, appena ho saputo di questa occasione ho comunicato la mia volontà alla Spal e al mio agente. Sono veramente felice di essere qui.

Obiettivi…

Li sapete tutti. L’anno scorso la Lazio ha vinto la Coppa Italia e fatto l’Europa League. Punteremo alla Champions. La squadra è molto forte, ci sono due giocatori per ruolo che sarebbero titolari ovunque.

Il modulo ti favorisce?

Sono abituato a giocare a 5, quindi non ho avuto grandi difficoltà ad ambientarmi. E’ cambiato il metodo di lavoro, i ritmi sono alti e la qualità è altissima. Non è stato facile all’inizio, ma grazie ai compagni mi sono ambientato subito.

Ti mancano i gol per essere completo?

Forse quello è un punto dove migliorare. Giocando col 3-5-2 devo segnare e ha ragione. Sicuramente lavorerò sotto questo aspetto.

Infortunio di due anni fa…

Due anni fa mi sono rotto lo scafoide e ho dovuto giocare per 3 4 mesi con il tutore alla mano sinistra. 

Che sensazione hai allenando con calciatori molto forti?

Quando giochi con questi campioni hai sempre voglia di migliorare. Gli rubi qualcosa per poter crescere, essere qui è un sogno. Cercherò di farmi trovar pronto quando verrò chiamato in causa.

Derby?

Quando mi sono fatto male ho passato delle ore brutte, non ci voleva ma alla fine sono riuscito a recuperare in fretta. E’ sicuramente il derby più bello che c’è in Italia. Chiunque lo vorrebbe giocare. Sono felice di essermi operato subito.

Come è stato l’ambientamento?

Sono un po’ timido, magari se non era per i compagni c’avrei messo di più ad ambientarmi. Ho legato con tutti, ma parlo più con gli italiani Acerbi, Immobile e Cataldi che è il mio compagno di stanza.

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