2013
Le PAGELLE di Lazio – Cagliari: bentornato Re Miro, la Lazio scopre Biglia e Anderson
Marchetti 6 – Non compie parate degne di nota, ma nel primo tempo la sua difesa non lo fa stareassolutamente tranquillo. Unico neo della gara una presa insicura nella seconda frazione che, per sua fortuna, non porta conseguenze.
Pereirinha 6 – Si guadagna la ‘pagnotta’ il portoghese. Preciso ed ordinato, soprattutto nella fase difensiva. Non fa rimpiangere né Cavanda né Konko. Disciplinato.
Novaretti 6,5 – All’argentino non gliene va una nel verso giusto. E’ il migliore dei suoi nel primo tempo, ma il fato vuole che si infortuni in una bellissima chiusura su Ibarbo. Sfortunato. (Dal 45’ Ciani 6 – prende subito un’ammonizione, poi prende le misure. Entra e la Lazio segna due gol. Talismano).
Cana 6,5 – E’ il padrone della difesa laziale, nel bene o nel male. Nel primo tempo viene risucchiato troppo spesso dai movimenti di Sau, ma sopperisce alle amnesie con la solita grinta e con il solito carisma. Nel secondo tempo spegne sul nascere tutti gli attacchi dei sardi. Guerriero.
Radu 6,5 – Ritorno da capitano per il numero 26, e che ritorno! Il romeno si sente in campo, eccome. La linea difensiva riacquista una delle sue poche certezze, bentornato Stefan!
Biglia 6,5 – Anche per il regista dell’Albiceleste, come molti dei suoi compagni, il primo tempo è da incubo. Sbaglia passaggi a ripetizione e spesso vaga senza meta per il centrocampo. Poi, nel secondo tempo, gioca i suoi 45 minuti più belli da quando è a Roma. Ora, l’obiettivo, è dare continuità a questa prestazione. In crescita
Onazi 6 – Il nigeriano viene ancora una volta preferito a Gonzalez, e ineffetti sembra essere più in forma dell’uruguiano. Solita prova generosa di quantità e corsa, non lascia il segno, ma è fondamentale per l’equilibrio tattico della squadra.
Candreva 7 – E’ l’anima di questa Lazio. Si batte come un leone e spesso si intestardisce troppo nei dribbiling. Poco importa, serve l’assist vincente per l’uno a zero e sigla il rigore decisivo. Spavaldo.
F. Anderson 6 – Gli amanti del calcio non possono che stropicciarsi gli occhi per come accarezza il pallone. Serve a Perea un pallone d’oro e non butta mai la palla. Può fare ancora di più, si vede. La Lazio lo aspetta. (Dal 88’ Cavanda sv)
Ederson 5 – Gli infortuni non ci sono più. Se questo è il vero Ederson c’è da preoccuparsi. Galleggia sulla metà campo senza mai essere incisivo per tutta la prima frazione. Impalpabile. (Dal 45’ Klose 8 – Zittisce tutte le critiche con una prestazione esemplare, come fanno i campioni. Gol, rigore procurato e tanto cuore per il tedesco. Finalmente il Miro che vogliamo!
Perea 6 – Meno appariscente delle altre volte il colombiano, ma è sempre presente e mette sempre la gamba. Non si tira mai indietro, con Klose può formare una grande coppia che può far sognare i tifosi. La sfortuna ed il palo gli negano il primo gol all’Olimpico. Pazienza, arriverà! Promessa.
All. Petkovic 6 – L’importante era vincere, è vero. Ma la squadra nel primo tempo è stata troppo brutta per essere vera. Per uscire dalla crisi, ci voleva Klose, ancora una volta. Per ora la panchina è salda, ma le prossime partite saranno comunque decisive.