2014
Le pagelle di Lazio-Ludogorets: biancocelesti osceni, non si salva nessuno
Berisha 5,5 – Parte bene parando il rigore regalato da Dyakov. Poi prende un gol dalla grande distanza su cui si poteva far decisamente meglio.
Cavanda 4 – Dopo una partita condita da tantissimi errori, decide di rientrare anticipatamente negli spogliatoi colpendo alle gengive il suo diretto avversario con un calcio volante.
Ciani 5 – Davanti non aveva grandi campioni, ma la sua partita è sempre in affanno, come per tutta la difesa.
Cana 5 – Viene rispolverato da Edy Reja, ma non ne commette una giusta rischiando in più occasioni di essere espulso.
Radu 5 – La peggior partita di Stefan Radu in questa stagione. Il romeno sbaglia anche le cose più semplici, ma nella Lazio di oggi era difficile far meglio.
Lulic 4,5 – La sua finta la conoscono ormai anche in Bulgaria: il bosniaco dovrebbe cambiare repertorio, ma soprattutto ritornare a macinare la fascia come ci ha abituato. Dal 67′ Kakuta sv – Nonostante giochi per 23 minuti, non è pervenuto.
Biglia 5,5 – Uno dei pochi a salvarsi. Pericoloso al primo tempo con una buona punizione, è l’ultimo a mollare nella ripresa.
Onazi 4,5 – Il nigeriano è in un periodo di forma veramente negativo. Prova a fare il regista ma i risultati sono scarsi. Poca roba anche in fase di interdizione.
Keita 5,5 – Unico squillo dell’ex Barca è uno spunto nel primo tempo che Klose vanifica. Per il resto nulla.
Klose 5 – Il tedesco è una copia sbiadita del Panzer micidiale che tutti sono abituati a vedere. Mai incisivo sotto porta, anche se i compagni non lo supportano a dovere. Dal 77′ Perea sv.
Felipe Anderson 4 – Dopo una primo tempo in totale anonimato, la partita del brasiliano è tutta nel minuto 48′: traversa con un gran tiro, rigore procurato e poi sbagliato. Dal 67′ Candreva 5,5 – Si impegna come un matto, ma è solo nel deserto. Sfiora il gol, ma non basta per la sufficienza.
All. Reja 5 – Una Lazio davvero oscena. Dopo la débacle di Catania, il tecnico goriziano si conferma l’anti-Europa League e non riesce a vendicare la sconfitta siciliana.