2014

LE PAGELLE di Lazio-Torino: Oikonomidis bomber a sorpresa, Seck sfortunato. Palombi non molla mai

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Strakosha 6 – Subisce quattro gol ma poco può fare nelle rispettive circostanze. Anzi, nella prima rete di Aramu aveva compiuto due veri e propri miracoli.

Pollace 5,5 – Gyasi è un cliente scomodissimo da quella parte ed è proprio sulla sinistra che nasce il momento 1-3 granata. Mette comunque lo zampino per il primo gol di Oikonomidis con un cross teso e preciso.

Ilari 6 – E’ il migliore della retroguardia, sbaglia poco nonostante le difficoltà del reparto.

Filippini 5,5 – Scala al centro per l’infortunio di capitan Serpieri. Commette qualche errore, non la sua miglior partita.

Seck 5 – Spinge poco e va in difficoltà in fase difensiva. Molto sfortunato in occasione dell’autogol. Sale leggermente di tono con il passare dei minuti.

Murgia 6,5 – Per qualità di calcio è il migliore dei suoi, ma non è una novità. Gli angoli e le punizioni sono tutte sue. Faro. (Dal 75′ Pace 6 – Entra subito nel vivo del gioco con le sue geometrie).

Elez 6 – Ormai da qualche mese piazzato in mediana. Pecca ancora in alcune circostanze nella lentezza della manovra, ma fa sentire i propri muscoli.

Crecco SV – Un fallaccio di Ignico lo costringe al cambio dopo pochi minuti. In bocca al lupo Luca (Dal 15′ Antic 6,5 – Dà qualità e sostanza al centrocampo della Lazio, sfiora il gol con una conclusione dalla distanza e con una traversa clamorosa da centrocampo).

Tounkara 5,5 – Schierato a sorpresa sull’ala destra per sostituire Lombardi, l’ex Barca si vede davvero poco nel primo tempo. Va leggermente meglio dalla ripresa in poi, quando sfiora il gol in almeno due circostanze.

Palombi 6,5 – E’ la punta centrale della Lazio, si distingue per forza volontà e pressing scatenato a tutto campo. Ma soprattutto sigla il 3-3.

Oikonomidis 7 – Bomber a sorpresa, due gol da rapace d’area vero. Sulla sinistra è un fattore, il migliore dei suoi. (Dal 107′ Paterni SV)

Inzaghi 6 – Deve fare i conti con moltissime assenze ma per la seconda gara consecutiva va sotto di due gol ad inizio match. Allo stesso tempo ha però il merito di caricare bene la squadra, che dalla ripresa in poi è un’altra squadra. Ma i supplementari sono amari: il sogno svanisce. La Lazio è fuori. Immeritatamente.

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