2014

LE PAGELLE di Livorno-Lazio: Candreva da record, bene Ciani e Mauri. Biglia a corrente alternata

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Berisha 6,5 – Si rende subito protagonista al 12′, salvando il risultato sul colpo di testa a botta sicura di Biagianti. Al 25′ i guantoni dell’albanese mandano in angolo il siluro di Greco dalla distanza. Nel secondo tempo si limita a qualche buona uscita e ad un intervento su Duncan. Sicurezza.

Pereirinha 6 – Preferito all’incerto Cavanda nel ruolo non suo di terzino destro, il ‘desaparecido’ portoghese offre una buona prestazione, sbrogliando in difesa situazioni complicate e proponendosi in avanti con buoni risultati. Ha dimostrato di poter essere lui la prima alternativa a Konko.

Ciani 6,5 – Il migliore della retroguardia difensiva. Rischia a metà del primo tempo con un intervento su Mesbah giudicato regolare da De Marco, poi salva il risultato con una chiusura eccezionale su Siligardi lanciato a rete. Attento anche nella ripresa.

Cana 6 – Torna nel blocco dei titolari dopo l’espulsione di Napoli e complice un’emergenza difensiva davvero notevole. L’albanese offre una prestazione sufficiente, senza rischiare nulla per l’intero match.

Lulic 6,5 – La squalifica di Radu lo (ri)porta nel vecchio ruolo di terzino sinistro. La gara dell’eroe del 26 maggio è ampiamente sufficiente: fa bene in fase difensiva e si fa vedere in quella offensiva. Suo l’assist per il vantaggio di Mauri.

Onazi 6 – È certamente il più dinamico della mediana biancoceleste. Alterna bene la fase difensiva a quella offensiva, disputando una prova sufficiente. Nella ripresa Bardi gli nega la rete dello 0-3. (Dal 71′ Gonzalez 6 – Al rientro dopo lo stiramento al polpaccio, regala freschezza alla mediana).

Ledesma 6 – Appare fin dalle prime battute meno brillante rispetto ad altre circostanze, lascia la cabina di regia al connazionale Biglia. È comunque prezioso in fase di non possesso palla e nel garantire equilibrio alla squadra.

Biglia 6,5 – Chi ha acceso la televisione al 45′ si sarà messo le mani nei capelli: l’argentino perde una palla clamorosa al limite dell’area mandando in porta Siligardi, fermato solo in extremis da Ciani. Tolta quella circostanza, la prestazione di Biglia è davvero buona: smista con tranquillità il gioco in mezzo al campo, recupera diversi palloni e sfiora il gol con un gran destro dalla distanza.

Candreva 7 – Sfiora la rete dopo appena 4 minuti, è un costante pericolo per la difesa degli amaranto. Dal dischetto trova lo 0-2 e il 12esimo gol in campionato che vale il record di centrocampista più prolifico della storia della Lazio, più di Nedved ed Hernanes. Nel finale cerca la doppietta, sfiorandola in almeno due circostanze (Dall’82’ Felipe Anderson SV).

Mauri 7 – Confermato come falso nuove nel tridente disegnato da Edy Reja, trova in avvio la terza rete in campionato con un sinistro al volo che beffa Bardi. Fa da collante tra centrocampo e attacco, dal suo tiro la Lazio guadagna il (dubbio) rigore dello 0-2 trasformato da Candreva.

Keita 6,5 – Parte al rilento, cresce con il passare dei minuti. Nella ripresa, con un Livorno sbilanciato, ha tanti spazi per scatenare la propria velocità in contropiede. Solo una chiamata incredibilmente sbagliata del guardalinee di De Marco lo blocca proprio mentre era lanciato a rete (Dall’88’ Perea SV).

Reja 6,5 – Tante le defezioni per il tecnico goriziano, per ultima quella di Biava. Dal 3-4-3 provato in settimana, la Lazio scende in campo al ‘Picchi’ con un 4-3-3. Si rivela azzeccata la scelta di Pereirinha sull’out destro. Nota positiva i zero gol subito dopo le ultime traballanti prestazioni e una vittoria che rilancia ancora una volta le speranze europee biancocelesti.

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