2015

LE PAGELLE di Rosenborg-Lazio: bene Onazi e Kishna, Morrison da rivedere. Follia Keita

Pubblicato

su

Berisha 6,5 – E’ a tutti gli effetti il portiere di coppa. Sempre sicuro nelle uscite, se la cava bene sulle conclusioni di Mikkelsen e Jensen.

 

Konko 6,5 – Si propone con buona regolarità in fase offensiva e tiene bene a bada Mikkelsen.

 

Hoedt 6,5 – Ha una sfortuna: quando scende in campo lo fa sempre sul centro-destra (e per un mancino come lui non è il massimo). Se la cava meglio del compagno di reparto: trova anche il gol, che però gli viene annullato.

 

Gentiletti 6 – E’ il regista arretrato della Lazio, ma non è sempre preciso.

 

Radu 6 – Si prende un giallo evitabile, ha il merito di guadagnare un rigore che però l’arbitro non vede. Ha voglia di riprendersi il posto da titolare anche in campionato.

 

Onazi 7 – Qualità e quantità al servizio della Lazio per tutti e 90 i minuti. E la palla con la quale manda in porta Candreva nel primo tempo è strepitosa.

 

Cataldi 6,5 – Parte un po’ timido, col passare dei minuti si prende il centrocampo. Buona prova.

 

Candreva 6 – Il massiccio turn-over pre-derby non lo riguarda. Svaria su tutto il fronte offensivo, si divora lo 0-3 calciando addosso ad Hansen. (Dal 46′ Keita 5 – Si becca un rosso davvero sciocco).

 

Morrison 6 – Finalmente Ravel. L’inglese gioca la sua prima gara da titolare dopo tre mesi e lo fa in maniera discreta. Si impegna molto, ma non è sempre nel vivo del gioco. (Dal 75′ Mauri SV).

 

Kishna 7 – Pronti via ha la palla del vantaggio ma la spreca. Resta comunque uno dei più positivi, una vera e propria spina nel fianco per la retroguardia norvegese.

 

Djordjevic 7,5 – Torna titolare dopo un mese, debutta in Europa League con una doppietta e una gara davvero convincente. Nella ripresa avrebbe anche la palla del terzo gol, ma non è abbastanza cattivo. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta. (Dal 65′ Matri 6).

 

Pioli 6,5 – Si affida alla “Lazio B”, arriva comunque una vittoria convincente. La qualificazione è davvero ad un passo. Adesso sì che si può pensare al derby.

Exit mobile version